Nella serata di ieri, la tranquillità di Solofra è interrotta da una telefonata anonima che segnalava la presenza di ordigni esplosivi all’interno di alcune concerie della città. La rapida mobilitazione degli Artificieri e dei Carabinieri della Compagnia di Solofra ha segnato il culmine di una situazione di emergenza che si è rivelata essere priva di fondamento. L’allarme è inizialmente scatenato da una chiamata anonima, ma le ispezioni condotte dagli artificieri nelle numerose fabbriche impegnate nella lavorazione delle pelli hanno concluso che la segnalazione non era veritiera. Non vi era alcuna minaccia reale di ordigni esplosivi all’interno delle strutture, ma l’intera comunità è coinvolta in un momento di tensione e apprensione.
La priorità ora è identificare l’autore di questa telefonata anonima, responsabile di aver innescato un’allerta che ha seminato paura e preoccupazione tra i cittadini. Le indagini sono in corso per individuare l’identità di questa persona, al fine di chiarire le motivazioni dietro questo falso allarme che ha causato una sorta di psicosi nella città legata alla lavorazione delle pelli.
Dopo un lungo e meticoloso processo di verifica e controllo nelle fabbriche coinvolte, tarda sera è confermato che non vi era alcun rischio effettivo. L’allarme è rientrato, ma rimane una sensazione di turbamento nella comunità di Solofra.





