Un nuovo strumento di sostegno finanziario, chiamato Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), sta per entrare in vigore per offrire un aiuto prezioso ai professionisti e alle piccole Partite Iva in Italia che si trovano in difficoltà economica a seguito della perdita del lavoro o del crollo del proprio reddito. Questa iniziativa, gestita dall’INPS, prevede l’erogazione di un assegno mensile che varierà da 250 a 800 euro e sarà concesso per un periodo di sei mesi.
Ciò che rende Iscro significativo è il suo passaggio da misura temporanea a strutturale, offrendo una stabilità maggiore a coloro che ne beneficiano. Inoltre, presenta alcune modifiche cruciali rispetto alle precedenti sperimentazioni. Una delle principali novità è l’allargamento del campo di applicazione: ora potranno richiedere il sostegno tutti coloro che hanno dichiarato un reddito fino a 12.000 euro, rispetto al limite precedente di 8.145 euro. Questa decisione amplia notevolmente il numero di potenziali beneficiari.
Un’altra novità sostanziale è l’introduzione del requisito che impone una “perdita” del reddito del 70% rispetto agli anni precedenti per accedere al sostegno. Questo significa che coloro che richiedono l’aiuto devono dimostrare un crollo significativo del proprio fatturato per essere idonei.
Per presentare domanda, è necessario essere titolari di Partita Iva da almeno tre anni e rispettare alcuni criteri, come non percepire una pensione o l’assegno di inclusione. Inoltre, è essenziale essere in regola con i contributi obbligatori.
Una condizione fondamentale riguarda la continuità dell’attività: se la Partita Iva venisse chiusa durante il periodo di erogazione dell’indennità, i pagamenti verrebbero interrotti e qualsiasi somma già erogata successivamente alla chiusura dovrebbe essere restituita.