In una serie di operazioni coordinate dalle forze dell’ordine, con il contributo degli specialisti del 41° Reggimento IMINT (IMagery INTelligence) di Cordenons, si sono compiuti significativi passi avanti nel contrasto agli illeciti ambientali nella Terra dei Fuochi. Le azioni hanno portato al sequestro di 13 veicoli, alla denuncia di 9 persone e a sanzioni amministrative per un valore complessivo di circa 300.000 euro. Le operazioni sono pianificate dalla Cabina di Regia dell’Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto agli incendi dolosi di rifiuti, e hanno coinvolto l’impiego di unità dell’Esercito e delle Forze dell’Ordine, in particolare in aree della metropolitana napoletana, comprese le zone di Pomigliano d’Arco, Cicciano, Casandrino, Mariglianella, Portici e Torre Annunziata.
Grazie all’analisi di immagini e video ottenuti da mezzi aerei, si è reso possibile individuare numerose ditte edili e officine metalmeccaniche risultate non conformi alle normative ambientali. Questi controlli mirati avevano lo scopo di prevenire il traffico illecito di rifiuti e gli incendi dolosi, due problematiche gravi che hanno afflitto l’area per troppo tempo.
Parallelamente a queste operazioni, un “acion day” è condotto nei comuni di Cercola e Volla e nel quartiere Ponticelli di Napoli, con l’obiettivo di individuare autofficine abusive e autolavaggi non autorizzati. In particolare, a Cercola è scoperta un’area non asfaltata di circa 4000 metri quadri, delimitata da recinzioni e cancelli, all’interno della quale si trovava un capannone destinato ad autofficina abusiva. Al suo interno sono rinvenuti veicoli non funzionanti e imbarcazioni illecitamente stoccate.
Nell’area casertana, l’attenzione si è concentrata tra Sessa Aurunca, Grazzanise, Recale, Marcianise, Teverola e Sparanise, dove sono stati effettuati posti di controllo per contrastare il trasporto illecito dei rifiuti e verifiche nelle aziende.
In seguito, una complessa operazione interforze ha interessato i comuni di San Maria a Vico, San Felice a Cancello e Arienzo, dimostrando l’impegno delle autorità nello sradicare il fenomeno degli illeciti ambientali nella Terra dei Fuochi.