Il 2023 ha portato una piacevole sorpresa per i cittadini italiani, con una serie di bonus e agevolazioni fiscali che hanno reso più accessibile il sogno di possedere la propria casa. Queste misure, inaspettate ma benvenute, sono state rivolte soprattutto ai redditi bassi, cercando di rendere l’acquisto di una casa più accessibile a un pubblico più ampio. I bonus offerti dal governo italiano nel 2023 hanno coperto una vasta gamma di aree, tra cui la casa, i consumi, lo studio, la famiglia e la salute mentale. Non solo ci sono state misure esistenti prorogate, ma sono state anche introdotte nuove misure, per aiutare i cittadini in una varietà di situazioni.
Una di queste misure è il “Bonus Prima Casa”, che merita particolare attenzione, poiché offre vantaggi significativi per chi sta cercando di acquistare la loro prima abitazione. È importante notare che il Bonus Prima Casa è diverso da quello riservato ai cittadini di età inferiore ai 36 anni. Questa misura potrebbe anche essere confermata per il 2024, con ulteriori aggiornamenti e modifiche che potrebbero rendere il processo di acquisto di una casa più vantaggioso.
Il “Bonus Prima Casa” non è una singola agevolazione, ma una serie di benefici che sono offerti per agevolare l’acquisto della prima abitazione. Questi includono:
Riduzione dell’Imposta di Registro al 2%: Se si acquista una casa da privati, l’aliquota dell’imposta di registro è ridotta al 2% anziché al 9% dell’aliquota ordinaria.
Riduzione dell’IVA al 4%: Se l’acquisto è effettuato da aziende, l’aliquota IVA è abbassata al 4%, rispetto al 10% dell’aliquota ordinaria.
Esenzione da Imposta di Bollo e Altri Tributi: L’acquirente è esentato dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie.
Questo bonus non è limitato all’età o al reddito e si rivolge a tutti coloro che desiderano acquistare la loro prima casa. Tuttavia, ci sono requisiti specifici che devono essere soddisfatti per poter usufruire di queste agevolazioni.
Una novità importante riguarda l’estensione delle agevolazioni anche agli acquirenti di immobili in fase di costruzione, a condizione che non siano destinati a fini di lusso, come stabilito da un’ordinanza della Cassazione del 28 settembre 2023.
Per beneficiare del “Bonus Prima Casa,” l’immobile deve appartenere a determinate categorie catastali, come A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11. Le categorie catastali di lusso, come A/1, A/8 e A/9, sono escluse da queste agevolazioni.
Inoltre, è necessario che l’acquirente trasferisca la propria residenza nell’immobile acquisito come prima casa entro un massimo di 37 mesi. Questa è un’importante modifica, poiché in passato il limite di tempo consentito per il trasferimento della residenza era di massimo 18 mesi dall’acquisto.
Mentre le regole per il Bonus Prima Casa per il 2024 non sono ancora definite, sembra probabile che le attuali agevolazioni saranno confermate. Tuttavia, per avere certezza, sarà necessario attendere la prossima Legge di Bilancio.
Infine, è importante notare che il “Bonus Prima Casa” non si applica all’acquisto di immobili di lusso classificati nelle categorie catastali A/71, A/8 e A/9.
Per accedere a queste agevolazioni fiscali, non è necessario presentare una domanda formale, ma è sufficiente fornire una dichiarazione sostitutiva nell’atto di compravendita dell’immobile. È fondamentale rispettare i requisiti e le condizioni per evitare sanzioni, compresa la perdita delle agevolazioni in caso di dichiarazioni false o nel caso in cui la proprietà sia venduta o donata prima del termine di cinque anni dall’acquisto.





