L’agricoltura campana sta affrontando una serie di sfide nel corso del 2023, tra cui la devastazione dei vigneti a causa della peronospora e l’invasione dell’Halyomorpha halys, comunemente conosciuta come cimice asiatica, che sta creando gravi problemi per le coltivazioni di nocciole. Vincenzo De Maio, titolare dell’azienda agricola omonima e vicepresidente del Distretto della Castagna e del Marrone della Campania, ha lanciato l’allarme sottolineando l’emergenza che sta vivendo il settore agricolo.
La cimice asiatica rappresenta una minaccia seria poiché si riproduce rapidamente, con ogni esemplare capace di deporre fino a 200 uova. Questo insetto danneggia diversi tipi di frutta, tra cui mandarini, ciliegie, pomodori, mele e soprattutto nocciole. Gli agricoltori sono preoccupati perché attualmente mancano i mezzi e i prodotti efficaci per combattere questa invasione, e le direttive europee limitano l’uso di prodotti chimici più potenti.
Vincenzo De Maio ha fatto un appello alle autorità regionali e al Ministero dell’Agricoltura affinché prendano seriamente in considerazione questa emergenza e forniscano il supporto necessario per affrontarla. Ha anche sottolineato l’importanza di informare gli agricoltori su come contrastare l’attacco della cimice asiatica, ad esempio attraverso l’uso di trappole.
La presenza della cimice asiatica può causare danni quantitativi e qualitativi alle colture di nocciole, con perdite sia in termini di quantità di frutta che di qualità del prodotto. La nocciola è un ingrediente chiave nella produzione di alcune famose marche di cioccolato, quindi la qualità è estremamente importante per le aziende come la Ferrero. Affrontare questa minaccia è fondamentale per preservare l’agricoltura campana e garantire la qualità delle colture locali.





