L’incremento dei prezzi della benzina è una questione che sta preoccupando sempre di più gli automobilisti, con la soglia psicologica dei 2 euro al litro che è già superata in diverse regioni italiane. Questa situazione mette a dura prova i bilanci delle famiglie e solleva interrogativi sulle possibili soluzioni da parte del governo. Attualmente, un taglio strutturale delle accise, che rappresentano una parte significativa del prezzo dei carburanti, sembra improbabile da parte dell’esecutivo. Il governo è alla ricerca di risorse per una manovra economica prudente ma efficace. Tuttavia, sembra che il governo stia considerando alcune iniziative per alleviare il peso economico sui ceti meno abbienti.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che al prossimo consiglio dei ministri sarà presentata un’iniziativa a favore dei ceti meno abbienti. Tra le opzioni considerate, potrebbe esserci l’introduzione di una nuova social card, simile all’iniziativa “Dedicata a te” per la spesa alimentare. Questo aiuto sarebbe destinato alle famiglie che soddisfano determinati requisiti di reddito ed essere assegnato automaticamente, senza la necessità di presentare domanda.
Un’alternativa considerata è il ritorno al sistema dell’accisa mobile, utilizzato l’ultima volta durante il governo Draghi. Questo meccanismo prevede che quando i prezzi dei carburanti superano una determinata soglia, gli incassi aggiuntivi derivanti dall’IVA vengono utilizzati per ridurre le accise. In questo caso, l’intervento non sarebbe mirato a fasce specifiche di reddito ma avrebbe un impatto orizzontale, raggiungendo tutti i conducenti di veicoli, indipendentemente dal loro reddito.
Queste misure sono attualmente in fase di discussione con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e potrebbero rappresentare un tentativo del governo di alleviare il peso dei crescenti costi dei carburanti per i cittadini italiani, specialmente per coloro che dipendono dai trasporti privati per lavoro o studio.