Il mese di settembre ha segnato l’inizio del “Supporto per la Formazione e il Lavoro”, un nuovo strumento di sostegno economico che sostituisce il Reddito di Cittadinanza per i destinatari occupabili che avevano già ricevuto sette mensilità dell’ormai defunto sussidio dei Cinquestelle nel 2023. Questo bonus, del valore di 350 euro al mese, ha già attirato l’attenzione di migliaia di persone, con oltre 8.000 richieste presentate già nel primo giorno di disponibilità.

La stragrande maggioranza dei richiedenti è costituita da ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Fino a oggi, quasi 200.000 nuclei familiari hanno ricevuto un messaggio SMS dall’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che li informava della fine del periodo di concessione del Reddito di Cittadinanza.

L’INPS ha anche comunicato che ci sono circa 600.000 posti disponibili per corsi di formazione e 60.000 opportunità di lavoro già presenti sulla nuova piattaforma denominata Sisl, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.

I nuclei familiari in uscita dal Reddito di Cittadinanza che non includono minori, individui di età superiore ai 60 anni o disabili, dovranno ora fare affidamento sul nuovo “Supporto per la Formazione e il Lavoro”. Questo sostegno sarà erogato fino a dicembre, quando è previsto il passaggio di testimone con l’Adi, l’Assegno di Inclusione.

Per essere idonei al “Supporto per la Formazione e il Lavoro,” i destinatari devono essere in condizioni economiche svantaggiate, con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore a 6.000 euro. Devono anche essere alla ricerca di lavoro e disposti a partecipare a programmi di formazione e riqualificazione professionale. Per richiedere l’assegno mensile da 350 euro, è necessario presentare una domanda tramite il sito web dell’INPS o rivolgersi ai patronati.

L’Assegno di Inclusione, l’altro sostegno economico introdotto dal governo guidato da Giorgia Meloni per sostituire il Reddito di Cittadinanza, entrerà in vigore a gennaio. Questa misura è destinata ai nuclei familiari con minori, persone disabili, individui di età superiore ai 60 anni o coloro che sono sotto la custodia dei servizi sociali perché non sono in grado di essere inseriti nel mondo del lavoro. L’assegno mensile ammonta a 500 euro e avrà una durata di 18 mesi, con la possibilità di essere richiesto nuovamente dopo una pausa di un mese.