I carabinieri sono entrati nelle abitazioni fornite dall’Arma a Venezia dove vivevano gli ormai ex colleghi, Claudio Vitale e Jacomo Nicchetto, finiti in arresto dopo la rapina da Etè, il conflitto a fuoco sulla Statale 268 e la morte del 28enne Pasquale Prisco.
L’obiettivo è trovare indizi per verificare quali fossero realmente le dimensioni criminali dei due militari-rapinatori. In sostanza si cercherà di capire se in precedenza abbiano commesso altri colpi e se avessero complici con cui o per i quali agivano.