“Ridicoli”. È il termine con cui l’esperto di “rogne” per gli automobilisti, Maurizio Caprino, etichetta i limiti di velocità della Statale 268 dei Paesi Vesuviani. Sotto accusa finiscono dunque i nuovi autovelox fissi ed i 40 chilometri orari imposti in alcuni tratti della “superstrada della morte”.
«Ora si rischia il tamponamento – spiega Caprino, che da anni si occupa di questa tipologia di problemi sulle strade italiane – Se leggete i commenti degli utenti abituali alla notizia, vi accorgete che c’è una lamentela ricorrente. La solita: passare da un giorno all’altro dall’anarchia all’autovelox provoca brusche frenate e differenze di velocità fra chi sa e chi no. Dunque, rischi di tamponamento».
«Non facciamo i moralisti tirando fuori la solita tesi secondo cui, se tutti rispettassero i limiti come si deve, il problema non si porrebbe – insiste “Il Sole 24 Ore” – sappiamo che il problema esiste comunque e andrebbe risolto. Per provarci, bisognerebbe prendere in considerazione di alzare i limiti di velocità, spesso ridicoli perché decisi quando controlli di velocità efficaci non ce n’erano e quindi l’unica deterrenza vera era legata all’avere un limite basso; e avvisare gli utenti con tutta l’evidenza possibile».