L’estate ha portato con sé un’ondata di caldo implacabile a Napoli, mettendo sotto pressione i pronto soccorso degli ospedali della città. In particolare, l’Ospedale Cardarelli è in prima linea nella gestione dell’afflusso eccezionale di pazienti che stanno cercando assistenza medica urgente. Ieri, il pronto soccorso dell’ospedale ha registrato un numero impressionante di 206 persone entrate nel reparto di urgenza. Una situazione critica, con 15 pazienti classificati come codice rosso e 57 come codice giallo, segno della gravità delle condizioni di salute di coloro che si presentano per ricevere cure immediate.
L’impegno del personale medico e infermieristico è encomiabile, nonostante il sovraccarico di lavoro dovuto all’afflusso straordinario di pazienti. Tuttavia, la situazione rimane critica, poiché i ricoveri di codice verde hanno raggiunto quota 134 solo nella giornata di ieri, mettendo a dura prova la capacità di risposta del pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli.
Ma non è solo l’Ospedale Cardarelli ad affrontare questa emergenza. Anche l’Ospedale del Mare ha segnalato un aumento significativo di accessi negli ultimi quindici giorni, ben 160 in più rispetto alla media. Una parte considerevole di queste richieste di assistenza è attribuita al caldo intenso che sta colpendo la regione.
La situazione non è migliore negli altri ospedali di Napoli. Al Pellegrini, ad esempio, si è registrato un incremento del 20% degli arrivi al pronto soccorso negli ultimi quattro giorni, una crescita che sembra essere quasi interamente legata all’ondata di caldo che sta colpendo la zona.
La Protezione Civile della Campania ha anche emesso un avviso di allerta meteo per vento forte e mare agitato su tutto il territorio regionale, valido da questa sera per l’intera giornata di domani. Si raccomanda particolare prudenza nelle zone costiere, dove si è esposti ai rischi di danni a ombrelloni, gazebo e strutture temporanee, oltre a un massimo di attenzione per le imbarcazioni. L’avviso segnala anche un forte rischio di incendi nelle zone costiere impervie e nelle pinete vicino al mare, con il vento che può favorire la rapida diffusione delle fiamme.