La violenta sparatoria ha scosso Sant’Anastasia, quando la bambina di 10 anni è rimasta ferita a uno zigomo durante un attacco a un bar. La testimonianza di un soccorritore rivela il coraggio e l’impegno profondo nell’aiutare la piccola: “Ho sentito uno sparo, poi le urla. Subito si è capito che Assunta aveva un proiettile in testa. Siamo saliti in auto e ho raggiunto il Santobono in pochi minuti. La bambina era cosciente, chiedeva perché correvo. Non poteva morire, è come fosse stata mia figlia. Sono fiero di me, l’ho fatto con il cuore. Potevano pure spararmi”.

Nonostante l’orrore dell’episodio, la bambina è ora fuori pericolo. I colpi sono stati sparati da due giovani, di 19 e 17 anni, entrambi sottoposti a fermo per tentato omicidio. La piccola si trovava nel bar insieme ai suoi genitori al momento dell’attacco. Gli specialisti dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli hanno dovuto sottoporla a due interventi chirurgici mercoledì. Sebbene la prognosi rimanga riservata, la sua vita non è in pericolo. Le condizioni dei genitori non sono gravi.

La folle sparatoria avrebbe potuto causare conseguenze ancora più gravi, poiché nel bar si stava svolgendo una festa a cui partecipavano una decina di bambini. Fortunatamente, tutti sono rimasti incolumi, sebbene scioccati dall’accaduto. Anche il fratellino di sei anni è riuscito a salvarsi, poiché si trovava all’interno del locale.

Intanto, il parroco locale rivolge un appello ai due fermati, invitandoli a riflettere sulle loro azioni e a prendersi cura di sé stessi: “Pensate a quello che avete fatto, ora fatevi curare”.