Il Bonus 200 euro, già introdotto durante il governo Draghi come una tantum, fa ora ritorno con una nuova modalità grazie al Decreto 1° maggio 2023. Questa misura, attiva a partire da luglio 2023, si differenzia dal precedente Bonus 200 per la sua continuità nel corso dell’anno e per i criteri di erogazione.
A differenza della versione precedente, il nuovo Bonus 200 euro non sarà erogato una sola volta, ma avrà una durata prolungata fino al 31 dicembre 2023. La principale novità riguarda l’approccio alla misura, che si basa sul taglio del cuneo fiscale sui redditi da lavoro anziché su un contributo netto aggiunto alla busta paga. In pratica, i lavoratori riceveranno più denaro grazie a un’incidenza fiscale inferiore, che comporterà una riduzione delle trattenute fiscali e un netto maggiore percepito.
Il Bonus 200 euro, inserito nel Decreto Lavoro, mira a ridurre l’impatto fiscale sui salari e sui compensi professionali. Tuttavia, la distribuzione della misura varierà a seconda delle fasce di reddito. Di seguito sono riportate le fasce di reddito e i relativi risparmi mensili che i lavoratori potranno ottenere:
10 euro al mese risparmiati per chi ha un reddito annuo fino a 15.000,00 euro;
11 euro al mese risparmiati per chi ha un reddito fino a 20.000,00 euro;
14 euro al mese risparmiati per chi guadagna fino a 25.000,00 euro all’anno;
15,30 euro al mese per chi ha un reddito annuo fino a 30.000,00 euro;
16,4 euro al mese per chi ha un reddito annuo fino a 35.000,00 euro.
[Obiettivo e vantaggi]
L’obiettivo del Bonus 200 euro è alleggerire il carico fiscale sui redditi da lavoro, consentendo ai lavoratori dipendenti di trattenere maggiori risorse economiche. La progressione dei risparmi mensili in base alle fasce di reddito mira a favorire in modo proporzionale coloro che si trovano in situazioni di reddito più basso. Alla fine dell’anno, la somma totale risparmiata dovrebbe raggiungere la cifra di 200 euro per ciascun beneficiario, rappresentando un incentivo economico significativo.