Il manifesto del “Comitato dei Portantini Maria Santissima di Casaluce” nei confronti del vescovo Angelo Spinillo ha suscitato molte reazioni e critiche, sia da parte di esponenti della Chiesa che di altri cittadini. La questione riguarda la limitazione della processione annuale per la Madonna di Casaluce ad Aversa, che il vescovo ha deciso di ridurre a soli tre giorni, mentre in passato la durata era stata ben superiore. Si accusa il vescovo di aver compiuto “scelte scellerate” e di aver fatto sparire la devozione della Celeste Patrona di Aversa, invitandolo a non rimanere nella storia della città per questo motivo. Inoltre, i firmatari del documento esprimono dubbi sulla stima nei confronti del vescovo e gli augurano che la Vergine lo illumini nelle sue decisioni.

La reazione del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, è immediata e molto critica nei confronti del manifesto. Il sacerdote ha definito le parole dei firmatari come un “parlare camorristico” che il popolo è stanco e nauseato di ascoltare. Don Patriciello ha espresso la sua vicinanza e solidarietà al vescovo Spinillo, sottolineando che la Diocesi di Aversa è aperta al dialogo ma non si lascia impaurire da nessuno.

Il parroco di Caivano, soprannominato “anti-roghi” per il suo impegno ambientale nella lotta contro la criminalità organizzata nella “Terra dei fuochi”, ha anche invitato le autorità competenti a indagare sui responsabili del manifesto, sottolineando che il vescovo ha già perdonato le loro azioni. Don Patriciello ha quindi ribadito che chi ha scritto il manifesto non ha niente da insegnare a nessuno.