Il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere il Decreto Lavoro 2023, che contiene misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute. Il testo del decreto è composto da circa 30 articoli e prevede numerose novità. Tra i provvedimenti in esame, vi è anche il superamento del Reddito di cittadinanza, che sarà sostituito con un nuovo assegno di inclusione. Quest’ultimo, istituito a decorrere dal 1° gennaio 2024, rappresenta una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro. L’assegno di inclusione sarà riconosciuto a richiesta di uno dei componenti di nuclei familiari con disabilità o con minorenni.
Inoltre, per poter beneficiare dell’assegno di inclusione, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di un valore dell’Isee in corso di validità non superiore a euro 9.360 e di un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Il Decreto Lavoro 2023 prevede anche norme per i contratti a termine e il taglio del cuneo fiscale, nonché un decreto legislativo in attuazione della Delega al Governo in materia di disabilità del 2021.





