Gli orrori della violenza domestica sono ancora una triste realtà in Italia, come dimostra il caso di una coppia di Mugnano che è stata costretta a subire ripetute spedizioni punitive da parte dei familiari dell’ex marito della donna e del suo nuovo compagno. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno portato all’arresto di sei persone, indagate per tentata estorsione, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali e porto illegale di armi. Tra loro ci sono due persone in carcere e quattro ai domiciliari. La coppia di Mugnano è costretta dai familiari dell’ex marito della donna a lasciare la loro abitazione e a cessare l’attività di gestione di un minimarket, sotto la minaccia di violenze fisiche e di armi da fuoco.

Dopo il rifiuto di pagare una cifra di 10mila euro, la coppia è costretta a trasferirsi in un hotel e successivamente in un’altra abitazione a Mugnano. Durante la loro permanenza a Mugnano, la coppia ha subito due gravi aggressioni, il primo il 28 ottobre 2021 e il secondo l’8 settembre 2022. Nella seconda circostanza, la donna è finita picchiata nonostante portasse in braccio il figlio neonato di un mese. In entrambi gli episodi, gli aggressori hanno utilizzato armi illegali, come pistole, mazze da baseball e coltelli.

La violenza domestica è un crimine grave e non può essere tollerata in nessuna forma. È importante che le autorità competenti agiscano rapidamente e decisi per garantire la sicurezza delle vittime e per punire i responsabili. Inoltre, è fondamentale aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sulla gravità della violenza domestica e sui suoi effetti distruttivi sulla vita delle vittime e delle loro famiglie.