Il clan Sangermano, organizzazione criminale attiva nel territorio di operatività di Napoli, sta subendo una dura battaglia giudiziaria. Infatti, i presunti vertici dell’organizzazione, A.S. e N.S., sono stati condannati a un giudizio immediato. La loro difesa è affidata ai penalisti Raffaele Bizzarro, Nicola Quatrano e Gennaro Pecoraro. Altri membri dell’organizzazione criminale, come M.S., G.B., L.V., O.S., S.S., P.N. ed E.M., sono detenuti o agli arresti domiciliari e difesi da avvocati di fiducia.

In particolare, il commercialista C.M., che è agli arresti domiciliari, è stato riqualificato dai magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli, da concorso esterno in associazione a delinquere. Secondo gli inquirenti, il suo operato avrebbe contribuito ad incrementare l’egemonia del clan sul territorio, grazie alle sue conoscenze con altri professionisti e funzionari, consentendo ai membri dell’organizzazione criminale di accedere alle erogazioni pubbliche e di recuperare somme di denaro prestate sotto forma di usura.

L’udienza davanti al Collegio C del Tribunale di Nola per C.M. si terrà il 14 giugno. Per gli altri indagati raggiunti dalla misura cautelare, invece, ci sarà un’udienza preliminare in cui si dovrà decidere se andranno o meno a giudizio.