“Nei primi 15 giorni di aprile l’assenteismo per malattia è raddoppiato tra i macchinisti della vesuviana: siamo passati dal 5 al 10%”. Questi i dati forniti dall’azienda regionale di trasporto pubblico in Campania Eav. “Se nei primi tre mesi del 2023 abbiamo avuto cinque malati al giorno – si legge in una nota – nei primi 15 giorni di aprile abbiamo avuto 10 malati al giorno. Questo accade solo tra i macchinisti della vesuviana. Non tra gli operai o altre categorie di lavoratori e non sulle flegree. Un morbo strano ed improvviso”. La posizione di Eav è che l’assenteismo per malattia colpisce “solo i macchinisti vicini a una certa organizzazione sindacale. E così alla protesta del rifiuto dello straordinario ora si aggiunge un morbo improvviso che determina altre soppressioni di treni”.
Per l’Ente Autonomo Volturno “i problemi dei treni vecchi e della infrastruttura vecchia ci sono e determinano disagi. A questi si porrà rimedio con gli investimenti programmati. Andremo avanti con nuove assunzioni per il personale viaggiante per arrivare a straordinario vicino allo zero. Assunzioni che si potrebbero evitare con turni flessibili e un aumento dei tempi di guida attuali – sempre con le attuali 39 ore settimanali o anche meno – portandoli vicino al modello di Trenitalia. Questo eviterebbe da subito lavoro straordinario e soppressioni di treni. Ed aumento di stipendio per il personale viaggiante, soprattutto per i più giovani”. Eav sostiene che l’obiettivo di qualcuno sia “fermare la Circumvesuviana.
Il ‘tutoraggio’ per affiancare i neoassunti macchinisti sui treni è un dovere del lavoratore. La società si affanna ad assumere per ridurre il lavoro straordinario, e poi per far entrare alla guida i nuovi macchinisti, ma alcuni macchinisti in servizio non si rendono disponibili. Se si rifiuta lo straordinario e contemporaneamente si rifiuta di fare il tutoraggio ai neoassunti che consentirebbe di diminuire lo straordinario per tutti, evidentemente l’obiettivo di qualcuno è fermare la vesuviana”.





