Il territorio italiano è noto per la sua attività sismica. L’evento registrato dalla rete di sismografi dell’Osservatorio Vesuviano la sera ieri non è un’eccezione. La zona interessata dalla scossa di magnitudo 2.8 della scala Ritcher è quella a nord della Solfatara, una zona particolarmente attiva dal punto di vista vulcanico e sismico. Da notare che l’evento sismico è avvenuto meno di un’ora dopo un’altra scossa di magnitudo 2.1 registrata sull’epicentro del Vesuvio, a meno di un chilometro di profondità. Questo dimostra ancora una volta l’attività sismica presente nella zona del Golfo di Napoli e la necessità di monitorare costantemente l’area per prevenire eventuali disastri.

Secondo le prime testimonianze, la scossa della Solfatara avvertita in tutta la zona dei Campi Flegrei, da Pozzuoli fino a Quarto, Monterusciello, Bagnoli e nei quartieri napoletani di Pianura, Soccavo e Fuorigrotta. Le persone hanno dichiarato di aver sentito un forte boato prima dell’evento tellurico e i vetri delle finestre hanno tremato. Il sisma è stato seguito da un altro terremoto di magnitudo 1.4.

Il sindaco di Pozzuoli ha comunicato che sono in corso le verifiche da parte della protezione civile comunale e della polizia municipale per valutare eventuali danni a persone o cose. È importante che le autorità locali si attivino immediatamente in questi casi, per garantire la sicurezza dei cittadini e minimizzare i danni materiali.