Il mese di marzo è un momento importante per chiunque aspetti pagamenti da parte dell’INPS. Tra le prestazioni più attese ci sono l’Assegno Unico, il Reddito di Cittadinanza (RdC), la NASpI e le pensioni. In questo articolo vedremo tutte le date da segnare in calendario per non perdere gli accrediti, le novità, gli adempimenti e le scadenze da ricordare.

Assegno Unico: quando sarà pagato a marzo?

L’Assegno Unico e universale (AUU) per figli a carico, a marzo, verrà erogato dall’INPS tra la seconda e la terza settimana del mese, se la domanda è stata inoltrata entro febbraio 2022, o entro fine mese se la domanda è stata inviata all’Istituto a partire da marzo 2022.

I percettori di RdC ricevono l’Assegno Unico insieme al sussidio, con la ricarica della RdC card. Ricordiamo che i titolari di RdC e PdC non hanno l’obbligo di presentare alcuna domanda per ricevere l’Assegno Unico, essendo tutte le informazioni sul nucleo familiare già in possesso dell’INPS.

Il rinnovo dell’Assegno unico da quest’anno è automatico per tutti, a patto che non vi siano variazioni reddituali o familiari, come la nascita di figli, cambiamenti della condizione di disabilità, separazioni familiari, cambio IBAN, figli divenuti maggiorenni. In tal caso, bisogna integrare la precedente domanda presentando una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) aggiornata.

Di quanto aumenta l’Assegno Unico a marzo 2023?

Oltre alle nuove maggiorazioni dell’Assegno Unico scattate all’inizio dell’anno in automatico, per effetto dell’entrata in vigore della Manovra 2023, da febbraio è scattata anche la rivalutazione dell’Assegno Unico, in misura pari all’8,1%, che si applica sia agli importi che alle soglie ISEE.

La soglia entro cui si riceve l’importo massimo dell’Assegno Unico (passato a 189 euro, invece di 175) passa a 16.215 (invece di 15.000) e quella oltre la quale si riceve l’importo minimo (ora 54 euro invece di 50) passa a 43.240 euro (invece di 40mila euro). PMI.it mette a disposizione un calcolatore online dell’Assegno Unico con i nuovi importi rivalutati.

La maggiorazione stabilita dalla Legge di Bilancio 2023 pari al 50% per ciascun figlio di età inferiore a un anno e per ciascun figlio di età compresa tra 1 e 3 anni nei nuclei con almeno tre figli si applica a coloro che hanno un ISEE fino a 43.240 euro (non più 40mila euro). La maggiorazione forfettaria per famiglie