L’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno riguarda due infermieri dell’azienda ospedaliera-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” accusati di aver commesso reati di truffa aggravata e inosservanza delle norme sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Gli investigatori sostengono che i due, un uomo ed una donna, avrebbero attestato falsamente la presenza in servizio della donna, che avrebbe percepito in modo fraudolento la retribuzione per ore di servizio non prestate.

L’ordinanza di misura cautelare personale è disposta dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli. Ai due infermieri è quindi imposta la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio per dodici mesi.

L’indagine ha messo in luce una serie di irregolarità, che avrebbero portato alla percezione indebita di denaro pubblico da parte della donna. Gli inquirenti stanno continuando ad approfondire la vicenda al fine di accertare eventuali altre responsabilità e coinvolgimenti di terzi nella vicenda.

La vicenda, se confermata, rappresenta un grave danno per la pubblica amministrazione e per la collettività, che subisce danni economici e di reputazione. La giustizia deve fare il suo corso e punire eventuali comportamenti illeciti al fine di garantire il corretto funzionamento delle istituzioni e la tutela degli interessi della collettività.