La Campania registra un aumento notevole del numero di casi di tumore al pancreas e, in generale, di quei tumori come il cancro alla prostata, al polmone, linfomi e leucemie legati al negativo impatto ambientale che tuttavia non sono intercettati dalle strutture campane. L’allarme arriva dal professor Antonio Giordano – direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia. L’allarme è lanciato nel corso del programma “La notizia in comune” prodotto dalla Max Adv ed in onda stasera, giovedì 2 febbraio alle ore 23 sull’emittente tv Canale 8. Giordano che a giorni, insieme al suo team, renderà noti i dati Sdo (scheda di dimissione ospedaliera) frutto di uno studio con Agenas ( Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) sottolinea che si tratta di un incremento allarmante e che le strutture presenti in Campania non saranno in grado di fronteggiare il fabbisogno dei pazienti.

Cosa manca?

“Le strutture della Campania, malgrado le alte professionalità sono assolutamente insufficienti rispetto a quelle del nord”- dichiara Giordano. Di tutt’altro parere Carlo Molino che dirige la I chirurgia e chirurgia del pancreas dell’ospedale Cardarelli e Francesco Paolo Tambaro direttore Uoc Trapianto Santobono Pausilipon. “Non c’è carenza di infrastrutture e di personale – afferma il professor Molino-. Le nostre liste di attesa, mi riferisco alla chirurgia generale e chirurgia oncologica, si esauriscono in poche settimane. In realtà non è un problema di lista di attesa, ma – prosegue Molino -, un problema culturale e di disinformazione che spinge i nostri pazienti verso la migrazione passiva in altre regioni o fuori dell’Italia. E a disinformare sono spesso i medici di base o i colleghi oncologi”.

Sulla efficacia di strutture e strumentazioni presenti in Campania Francesco Paolo Tambaro spiega: “L’azienda Santobono-Pausilipon si è attrezzata con nuove strutture per poter praticare la car-t, una terapia innovativa in campo onco-ematologico nel trapianto delle cellule staminali. Non solo, il Pausilipon è dotato anche del ‘Prodigy’, un apparecchio in grado di garantire in maniera completamente automatizzata la separazione cellulare. Abbiamo inoltre il laboratorio di manipolazione cellulare per i trapianti che si effettuano al Cardarelli, la banca di criopreservazione, la banca del cordone ombelicale.

E infine – sottolinea il professor Tambaro -, un sistema di housing esterno che garantisce non solo ai pazienti ma anche ai familiari, che vengono da fuori regione, una accoglienza confortevole e sicura”. Insomma la migrazione passiva è un danno come dichiara Antonio Salvatore – direttore scientifico del Dipartimento Salute ANCI che ha pubblicato dati allarmanti sulla migrazione passiva: “costata alla Campania circa 292 mila euro e 3,4 miliardi in dieci anni, i soldi necessari a consentire ai cittadini campani di curarsi altrove e che ha favorito regioni come la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana”.