Dal 1° novembre 2025 sostenere l’esame di guida è diventato più costoso anche a Napoli, in linea con quanto accade nel resto d’Italia.
L’Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) ha chiarito che l’aumento non è una decisione delle autoscuole locali, ma una misura stabilita per legge dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le nuove tariffe per gli esami di guida
L’incremento dei costi rientra in un piano nazionale volto ad aggiornare i rimborsi destinati allo Stato e a rafforzare il servizio della Motorizzazione Civile, anche sul territorio partenopeo.
Secondo Unasca, le nuove tariffe «servono a coprire i costi del personale esaminatore e non rappresentano in alcun modo un guadagno per le autoscuole».
L’associazione sottolinea inoltre il proprio impegno nel garantire trasparenza e uniformità nell’applicazione delle norme e nel vigilare affinché la riforma contribuisca a ridurre i tempi d’attesa e migliorare l’efficienza del servizio pubblico a beneficio dei cittadini di Napoli.
Il nuovo compenso per gli esaminatori
La principale novità introdotta dal Ministero riguarda l’istituzione di un compenso forfettario di 275 euro per ogni sessione d’esame, una cifra destinata direttamente agli esaminatori.
Questo nuovo sistema sostituisce il precedente meccanismo di rimborso, che calcolava le spese in base alla distanza percorsa dagli ispettori durante le sessioni.
L’obiettivo è semplificare e uniformare la gestione delle prove pratiche in tutto il Paese, ma la misura comporterà inevitabilmente un aumento dei costi a carico dei candidati, anche nelle autoscuole napoletane.
Gli altri aumenti previsti dalla riforma
Oltre all’incremento dei costi d’esame, la recente riforma del Codice della Strada introduce ulteriori modifiche che avranno un impatto sui futuri automobilisti.
Tra le più rilevanti figura l’obbligo di almeno otto ore di guida certificate, rispetto alle sei previste in precedenza, con l’obiettivo di migliorare la preparazione pratica dei neopatentati.
Unasca evidenzia come queste novità, pur comportando un esborso maggiore per gli aspiranti conducenti, puntino a innalzare gli standard di sicurezza stradale e a rendere più efficiente l’intero percorso formativo per il conseguimento della patente.





