Il bonus bollette cambia volto nel 2024 e continuerà a evolversi nel 2025, con nuove regole e criteri di accesso pensati per rendere il sistema più equo e aderente alle reali condizioni familiari. Le modifiche riguardano soprattutto il calcolo del beneficio, la trasmissione dei dati da parte dell’INPS e la frequenza di erogazione del contributo.
L’INPS invia i dati in automatico: ma attenzione agli errori
Dal 2024, l’INPS invia in automatico i dati anagrafici e reddituali necessari per calcolare il bonus sociale sulle bollette di luce, gas e acqua.
Questo automatismo riduce la necessità di presentare domande manuali, ma errori o omissioni nei dati ISEE possono bloccare l’erogazione del beneficio.
Cosa controllare subito:
che l’ISEE 2025 sia aggiornato e valido;
siano correttamente indicati tutti i componenti del nucleo familiare;
che risultino inserite eventuali persone con disabilità o minori a carico;
non ci siano disallineamenti anagrafici tra INPS e fornitore di energia.
Nuovi criteri di calcolo: non solo reddito, ma composizione familiare
Fino al 2023, il bonus sociale si basava principalmente sul reddito ISEE complessivo.
Dal 2024, invece, il calcolo considera anche:
numero dei componenti del nucleo familiare,
presenza di figli minori,
soggetti disabili a carico,
e altre variabili che incidono sulle soglie di accesso.
Questo approccio rende il beneficio più personalizzato: famiglie numerose o con persone fragili potranno ricevere importi più alti, mentre altre potrebbero vedere una lieve riduzione del contributo rispetto al passato.
Erogazione trimestrale e importi variabili
Una delle principali novità è la nuova cadenza trimestrale dell’erogazione del bonus.
Invece di uno sconto annuale spalmato su tutte le bollette, il contributo verrà riconosciuto ogni tre mesi, in base alla situazione familiare e reddituale aggiornata.
Questa modalità:
consente un controllo più dinamico della platea dei beneficiari;
ma potrebbe tradursi in importi complessivi leggermente inferiori se non si aggiorna tempestivamente l’ISEE.
Requisiti economici per accedere al bonus
Per beneficiare del bonus bollette è necessario rispettare i seguenti limiti:
ISEE fino a 15.000 euro annui;
ISEE fino a 30.000 euro per famiglie numerose o con condizioni specifiche (almeno 4 figli a carico o presenza di persone con disabilità).
In caso di variazioni significative di reddito o composizione familiare, è possibile presentare un ISEE corrente per aggiornare subito la propria situazione ed evitare sospensioni del beneficio.
Mercato libero e aumento dei costi: perché il bonus è sempre più importante
Il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia, unito alla fine di alcune agevolazioni fiscali (come la riduzione dell’IVA sulle forniture), ha portato a un aumento generalizzato delle tariffe.
In questo scenario, il bonus sociale diventa uno strumento fondamentale per mitigare i rincari e tutelare le famiglie più vulnerabili.
Bonus nazionali e regionali: misure cumulabili
Oltre al bonus nazionale gestito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), molte Regioni e Comuni offrono agevolazioni aggiuntive per sostenere le famiglie nel pagamento delle bollette.
Questi incentivi possono essere cumulati con il bonus statale, a patto che vengano rispettati i requisiti di reddito e composizione familiare.
Come non perdere il bonus bollette
Per non rischiare di perdere l’agevolazione:
Aggiorna l’ISEE entro gennaio 2025.
Controlla i dati anagrafici e familiari sul portale INPS.
Verifica la corretta applicazione dello sconto in bolletta.
Consulta periodicamente il sito ufficiale di ARERA per le comunicazioni aggiornate.





