La Manovra di bilancio 2026 introduce importanti novità per il bonus mamme lavoratrici, la misura destinata alle donne con figli e reddito da lavoro entro i 40.000 euro annui. Dopo l’importo di 40 euro mensili previsto per il 2025, il contributo sale a 60 euro al mese per tutto il 2026, in attesa dell’entrata in vigore dell’esonero contributivo parziale fissato per il 2027.

Il bonus mamme nel 2025

Il Decreto Legge 30 giugno 2025, n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge 8 agosto 2025, n. 118, ha introdotto per l’anno in corso un bonus mensile di 40 euro, esente da imposte e contributi, destinato alle lavoratrici madri dipendenti e autonome con due figli.

Il contributo, riconosciuto dall’INPS previa domanda, è corrisposto per ogni mese o frazione di mese di lavoro attivo, a condizione che il reddito da lavoro non superi i 40.000 euro.
Le mensilità di gennaio–novembre 2025 sono liquidate in un’unica soluzione con la busta paga di dicembre, per un totale massimo di 480 euro netti.

Bonus mamme 2026: importo e destinatari

Il Disegno di Legge di Bilancio 2026 conferma la misura, aumentando il contributo a 60 euro mensili. Il bonus sarà riconosciuto a:

lavoratrici madri dipendenti (esclusi i rapporti di lavoro domestico);

lavoratrici autonome, comprese le iscritte alle casse professionali (D.Lgs. n. 509/1994 e n. 103/1996) e alla Gestione Separata INPS.

Il contributo spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del secondo figlio, previa presentazione di domanda all’INPS.

Requisiti economici

Per accedere al bonus, la lavoratrice deve possedere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui, calcolato su base fiscale. La misura non è cumulabile con altri benefici analoghi e non è imponibile ai fini fiscali e contributivi.

Estensione del contributo

Il DDL Bilancio 2026 prevede l’estensione del bonus anche alle madri con più di due figli, fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, purché titolari di un reddito entro la soglia dei 40.000 euro.

Il beneficio spetta solo per i periodi in cui la lavoratrice non è titolare di un contratto a tempo indeterminato.

Modalità di pagamento

Come per il 2025, le mensilità da gennaio a novembre 2026 saranno corrisposte in un’unica soluzione a dicembre 2026, insieme alla retribuzione o compenso del mese.

Natura del bonus

Il bonus mamme 2026:

non è soggetto a tassazione né a contributi previdenziali, non incide sul calcolo dell’ISEE, non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Dal 2027 l’esonero contributivo

La Manovra sposta al 2027 l’entrata in vigore del previsto esonero contributivo parziale per le lavoratrici madri, introdotto dall’articolo 1, comma 219, della Legge n. 207/2024 (Manovra 2025).

A partire dal 2027, le madri con almeno due figli avranno diritto a una riduzione dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Per le lavoratrici autonome, l’esonero sarà calcolato in base al reddito minimo imponibile previsto dalla Legge 233/1990, nel rispetto delle regole europee sugli aiuti de minimis (Regolamento UE 2023/2831).

Decreto attuativo

Le modalità di applicazione dell’esonero contributivo, i criteri di accesso e i limiti di spesa saranno definiti da un decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.