Rinviata a domani la convalida del fermo di Vittorio De Luca, 75 anni, conosciuto nel quartiere con il soprannome di “Vittorio ’o Capellone” (nonostante la sua calvizie). L’uomo è stato arrestato domenica dai carabinieri con l’accusa di stalking aggravato dal metodo mafioso dopo aver portato una pallottola calibro 9×21 all’interno della chiesa di Don Maurizio Patriciello, parroco della parrocchia di San Paolo Apostolo, consegnandogliela personalmente.
Perché il procedimento è rinviato
Lo slittamento della convalida è dovuto a motivi tecnici: il cancelliere non è riuscito a trasmettere in tempo il fascicolo del pubblico ministero al tribunale.
A difendere De Luca sarà l’avvocato Gabriele Roberto Cerbo del Foro di Santa Maria Capua Vetere, che da tre anni assiste l’indagato in altri procedimenti, sempre con Don Patriciello come parte offesa.
La difesa: “Non è pericoloso, è incapace di intendere e di volere”
Secondo il legale, De Luca è dichiarato in passato incapace di intendere e di volere da due diverse perizie psichiatriche:
«Il mio assistito – spiega l’avvocato Cerbo – è una persona dichiarata totalmente incapace di intendere e di volere. Non è un soggetto pericoloso, come si sta cercando di far credere».
La difesa contesta inoltre l’accusa di stalking aggravato dal metodo mafioso, sostenendo che si tratti di un reato difficilmente compatibile con la condizione dell’indagato e con il profilo patologico già riconosciuto dal tribunale.
I precedenti e la sentenza di assoluzione
De Luca era già finito nei guai il 9 giugno 2024, quando la scorta di Don Patriciello lo sorprese con in tasca alcuni coltelli e un taglierino. Gli oggetti non erano mai utilizzati, ma l’episodio portò a un nuovo procedimento giudiziario.
Il 30 giugno 2024 il giudice Vera Iaselli lo assolse, scrivendo in sentenza che l’uomo non era imputabile “in quanto incapace di intendere e di volere al momento dei fatti contestati”. Una decisione motivata anche dalle conclusioni peritali, che descrivono l’indagato come affetto da psicosi schizofrenica affettiva, condizione che provoca comportamenti eccentrici e bizzarri ma non etero-aggressivi.
La nuova accusa e le prospettive
Secondo la ricostruzione, il gesto di domenica potrebbe essere stato la conseguenza di un episodio avvenuto il giorno precedente nella stessa zona, che De Luca avrebbe “somatizzato”, sfociando in un nuovo comportamento anomalo.
Alla convalida del fermo, la difesa presenterà opposizione, chiedendo la libertà per motivi di salute e sottolineando la necessità di cure adeguate più che della detenzione.