Un’opera monumentale che unisce arte, calcio e identità cittadina. È questo il senso del progetto che Jorit sta realizzando sulle mura esterne dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Si tratta di un murales lungo 40 metri e alto 4, dedicato a quella che l’artista definisce la formazione ideale del “Napoli perfetto”.
Il lavoro è ancora in corso, ma i primi volti sono già ben visibili e stanno attirando l’attenzione di tifosi e curiosi. L’iniziativa, spiegano dalla Fondazione Jorit, nasce con l’obiettivo di trasformare uno spazio urbano in una vera e propria galleria a cielo aperto, accessibile a tutti e ricca di significato simbolico.
I primi campioni già raffigurati
Attualmente il murales ospita sei figure leggendarie della storia azzurra:
Dino Zoff, il portiere che difese la porta del Napoli dal 1967 al 1972 prima di diventare campione del mondo.
Peppe Bruscolotti, storico capitano, esempio di grinta e fedeltà alla maglia.
Kalidou Koulibaly, il difensore senegalese simbolo del Napoli moderno.
Ruud Krol, elegante difensore olandese che negli anni ’80 divenne un’icona azzurra.
Marek Hamsik, il centrocampista slovacco che ha segnato un’epoca diventando miglior marcatore del club fino all’arrivo di Mertens.
Antonio “Totonno” Juliano, bandiera del Napoli negli anni ’60 e ’70.
A questi si aggiunge il volto più atteso, quello di Diego Armando Maradona, già leggibile tra i lavori in corso.
La lista completa del “Napoli perfetto”
Secondo il documento presentato dalla Fondazione Jorit al Comune di Napoli, l’opera comprenderà in totale 11 campioni che hanno scritto la storia del club:
Dino Zoff
Giuseppe Bruscolotti
Kalidou Koulibaly
Ruud Krol
Ciro Ferrara
Antonio Juliano
Marek Hamsik
Diego Armando Maradona
Antonio Careca
Dries Mertens
Edinson Cavani
Una formazione che unisce diverse epoche, dai pionieri agli eroi moderni, mettendo insieme campioni amati per talento, leadership e impatto emotivo.
Il significato del progetto
La Fondazione Jorit ha chiarito che la scelta dei giocatori risponde a criteri non solo tecnici, ma anche storici, affettivi e simbolici. Il murales vuole:
valorizzare lo stadio Maradona come luogo iconico della città;
rafforzare il legame identitario tra Napoli e la sua squadra;
creare un’opera permanente e gratuita, fruibile da tifosi, residenti e visitatori;
contribuire al decoro urbano, rendendo più bello e significativo un luogo frequentato da migliaia di persone ogni settimana.
Jorit e l’arte urbana
Il linguaggio scelto è quello dell’arte realista urbana che ha reso Jorit famoso in tutto il mondo: grandi ritratti segnati dalle celebri strisce rosse simbolo della “Human Tribe”, la comunità universale a cui l’artista fa riferimento in tutte le sue opere.
Il murales di Jorit non è soltanto un omaggio ai campioni del Napoli, ma anche un atto di amore verso la città. Con l’“11 perfetto” il muro dello stadio diventa memoria collettiva, ponte tra generazioni e simbolo di un’identità che, proprio come la squadra azzurra, non smette mai di emozionare.





