Arrivano le prime condanne penali e sanzioni amministrative nell’ambito della maxi-inchiesta sulla pirateria audiovisiva condotta dalla Guardia di Finanza. Il caso riguarda la piattaforma IPTV illegale denominata “Italia Tv”, smantellata nel dicembre 2024 e considerata una delle centrali più attive in Italia per la trasmissione illecita di contenuti di intrattenimento, serie TV e sport delle principali piattaforme streaming, tra cui Sky, Dazn e Amazon Prime Video.
Le condanne: pene fino a 4 anni e multe da migliaia di euro
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, Leda Rossetti, ha emesso la sentenza lo scorso 16 giugno, condannando due degli imputati principali:
Cristian Fidato, ritenuto tra i promotori dell’associazione, a 4 anni e 4 mesi di reclusione e a una multa di 22mila euro;
Anatoliy Perrotta, considerato un collaboratore diretto, a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa).
Un terzo soggetto ha invece patteggiato la pena a un anno di reclusione.
L’indagine: centrale operativa nel quartiere Marianella di Napoli
L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli (sostituto procuratore Silvio Pavia e procuratore aggiunto Alessandro Milita).
La centrale IPTV operava dal quartiere Marianella, nella periferia nord di Napoli. Il sistema permetteva a migliaia di utenti di accedere a contenuti piratati pagando 10 euro al mese o 80 euro all’anno, con un guadagno illecito complessivo di oltre 850mila euro in quattro anni.
Multe agli utenti: sanzioni fino a 5mila euro
Dopo la condanna dei gestori, l’inchiesta si estende ora agli utenti della piattaforma. Sono infatti già partite le prime notifiche ai clienti che avevano sottoscritto l’abbonamento illegale. Le sanzioni amministrative, inviate dalle prefetture, vanno da 51,33 euro fino a 5mila euro, in base alla recidiva e alla gravità dell’infrazione.
Gli utenti non solo rischiano le multe previste dalla normativa, ma potrebbero anche essere chiamati a risarcire i danni richiesti dalle piattaforme danneggiate, titolari dei diritti audiovisivi violati.
Un messaggio chiaro contro la pirateria
Le condanne e le sanzioni rappresentano un segnale forte nella lotta alla pirateria digitale. Le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine ribadiscono che anche l’utilizzo dei servizi illegali comporta conseguenze penali e amministrative. L’invito è a non sottoscrivere abbonamenti IPTV illegali, spesso pubblicizzati anche attraverso i social o chat private, per evitare sanzioni e contribuire al rispetto dei diritti d’autore.