Sarà eseguita il prossimo 18 giugno la copia forense dei telefoni cellulari appartenenti alla famiglia di Alessio Tucci, il 19enne attualmente detenuto con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere per la morte di Martina Carbonaro, la 14enne trovata senza vita il 28 maggio ad Afragola.

L’operazione, disposta dalla Procura di Napoli Nord, fa seguito al sequestro dei dispositivi mobili di Tucci e dei cinque componenti della sua famiglia. Sebbene questi ultimi non risultino indagati, la Procura ha ritenuto necessario eseguire verifiche approfondite sui dispositivi per acquisire elementi utili alle indagini.

Gli esiti dell’autopsia
Nel frattempo, l’autopsia eseguita sul corpo della giovane vittima ha fornito un primo quadro drammatico: Martina sarebbe morta dopo una lunga agonia. L’esame autoptico, effettuato dalla perita Raffaella Salvarezza, incaricata dalla Procura, ha confermato quanto già ipotizzato durante il primo esame esterno effettuato sul luogo del ritrovamento del corpo.

Un caso che scuote l’opinione pubblica
La vicenda ha suscitato un profondo turbamento nell’opinione pubblica, sia per la giovane età della vittima sia per la violenza con cui sarebbe stata uccisa. Secondo le ricostruzioni, Alessio Tucci avrebbe agito da solo. Resta però da chiarire se qualcuno, anche solo indirettamente, possa aver avuto un ruolo o fosse a conoscenza di quanto accaduto.