Un caso di presunto maltrattamento animale ha sollevato una forte ondata di indignazione nel comune di Lettere, in provincia di Napoli. La denuncia, diffusa attraverso i social dalla volontaria animalista Pina Sabatino di Gragnano, racconta di un luogo destinato a essere un’oasi per cani che si è trasformato in un “lager della morte”.
La scoperta e l’appello sui social
Secondo quanto riportato dalla volontaria, nel giardino privato situato in via Petanzo, decine di cani sarebbero stati lasciati senza cibo e acqua, abbandonati al proprio destino.
«Animali lasciati morire di fame e di sete, in condizioni di estrema crudeltà» ha scritto Sabatino, attirando l’attenzione di molti utenti e delle autorità locali.
L’intervento dei carabinieri
I carabinieri di Lettere, allertati dalla denuncia pubblicata sui social, hanno effettuato un sopralluogo nell’area indicata. Tuttavia, al momento del controllo, non c’era più traccia degli animali. Secondo le prime ipotesi, i responsabili potrebbero aver smantellato il ricovero per evitare conseguenze, a seguito del clamore suscitato dalla denuncia online.
Le forze dell’ordine hanno sottolineato l’importanza di denunciare direttamente alle autorità competenti per consentire l’avvio tempestivo delle indagini.
Il ruolo del proprietario del terreno
Stando a quanto emerso, il proprietario del terreno avrebbe interrotto il contratto con l’affittuario che si occupava degli animali. Da quel momento, i cani sarebbero stati abbandonati, privati delle cure essenziali.
Molti degli animali non avrebbero resistito alla mancanza di cibo e acqua, trovando la morte in condizioni strazianti.
Le reazioni e gli appelli per giustizia
Anche il sindaco di Lettere, Anna Amendola, è intervenuta sulla vicenda, esortando i cittadini a denunciare immediatamente simili situazioni alle autorità municipali o ai carabinieri.
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha annunciato che presenterà una denuncia formale contro i responsabili del terreno.
In un comunicato, l’associazione ha dichiarato:
«Occorre andare a fondo in questo orrore. La presenza di cani impiccati e i segni di abusi lasciano presupporre atti di estrema crudeltà. Chiediamo che chiunque abbia informazioni parli: simili atrocità non possono restare impunite».