Nonostante molte aspettative, la Legge di Bilancio 2024 non introduce significative novità sulle pensioni, a eccezione della proroga delle misure di pensionamento anticipato già esistenti fino al 2025. Chi sperava in agevolazioni per il pensionamento a 60 anni o con 35 anni di contributi senza rientrare nelle deroghe attuali non troverà grandi cambiamenti. Tuttavia, alcune opportunità già disponibili possono aiutare ad anticipare l’uscita dal lavoro anche nel 2025, evitando di restare vincolati alle rigide regole della riforma Fornero.
Rivalutazione pensioni a gennaio 2025: cosa aspettarsi?
A gennaio di ogni anno, le pensioni vengono generalmente rivalutate in base all’andamento dell’inflazione, con aumenti che variano in base all’importo della pensione percepita.
Domanda 1: “Percepisco 938 euro al mese di pensione, ci saranno aumenti a gennaio 2025?”
Risposta: Sì, è previsto un adeguamento basato sull’inflazione. Gli aumenti sono proporzionali all’importo della pensione e potrebbero oscillare tra il 2% e il 5% rispetto all’anno precedente, ma occorre attendere la conferma ufficiale delle percentuali.
Domanda 2: “Percepisco 680 euro al mese di pensione di vecchiaia, a quanto ammonterà il mio assegno a gennaio 2025?”
Risposta: Se l’aumento fosse, ad esempio, del 3%, l’incremento sarebbe di circa 20,40 euro mensili, portando la pensione a 700,40 euro. Tuttavia, la rivalutazione precisa dipenderà dal tasso ufficiale di adeguamento pubblicato dall’INPS.
Richiesta di arretrati all’INPS: cosa sono i diritti inespressi?
Molti pensionati non sanno di avere diritto a somme aggiuntive che l’INPS non eroga automaticamente. Si tratta dei cosiddetti diritti inespressi, ovvero somme che spettano al pensionato ma devono essere richieste esplicitamente.
Esempi di arretrati recuperabili
Trattamenti di famiglia: Assegni per il coniuge o figli a carico.
Maggiorazioni sociali: Incrementi per chi percepisce pensioni basse.
Quattordicesima: Una mensilità aggiuntiva per pensionati con determinati requisiti di reddito e contributi.
Integrazioni: Somme aggiuntive per raggiungere il minimo vitale.
Ratei non pagati: Mesi di pensione non versati per errori tecnici, come IBAN errato.
Come richiedere gli arretrati?
Per recuperare eventuali somme non versate:
Accesso al portale INPS:
Autenticarsi nell’area riservata tramite SPID, CIE o CNS.
Compilazione del modulo:
Presentare la domanda di ricostituzione della pensione indicando il credito reclamato.
Scadenze:
Le richieste devono essere presentate entro 5 anni dall’evento. Ad esempio, un importo non versato nel dicembre 2024 può essere richiesto fino a dicembre 2029.
Conto corrente corretto:
Verificare che le coordinate bancarie siano aggiornate per evitare ritardi.





