La polizia di Latina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro persone, mentre per una quinta è stato disposto il divieto di dimora, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Latina e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha svelato un piano criminale volto a costringere un acquirente di un appartamento all’asta a rivendere l’immobile agli originari proprietari a un prezzo di favore.

Le Indagini
Le indagini hanno rivelato che la vittima, residente a Latina, dopo essersi aggiudicata un appartamento all’asta, ha subito numerose pressioni per rivenderlo. Le intimidazioni sarebbero state orchestrate da tre persone, tra cui un uomo ritenuto vicino ai clan camorristici di Napoli. Un altro indagato è stato in passato considerato organico a Cosa Nostra agrigentina, mentre un terzo è esponente di una famiglia di etnia rom stanziale a Latina.

Metodi Mafiosi e Intimidazioni
Gli investigatori hanno evidenziato l’uso di metodi mafiosi nelle intimidazioni rivolte alla vittima. Le pressioni esercitate non erano solo verbali, ma includevano minacce implicite e atteggiamenti intimidatori tipici delle organizzazioni mafiose. Questo modus operandi è stato decisivo per l’aggravante dell’accusa di tentata estorsione.

Le Misure Cautelari
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa per quattro degli indagati, mentre il divieto di dimora è stato disposto per il quinto individuo. Queste misure riflettono la gravità delle accuse e l’intento delle autorità di impedire ulteriori attività criminali da parte degli indagati.

Ruolo della Direzione Distrettuale Antimafia
La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha giocato un ruolo cruciale nel coordinare le indagini. L’inclusione di elementi legati alla camorra e a Cosa Nostra agrigentina ha richiesto un approccio coordinato tra diverse forze dell’ordine e la magistratura specializzata in reati di stampo mafioso.

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