Napoli e i suoi dintorni si trovano attualmente a fronteggiare un’emergenza dovuta agli incendi che hanno colpito diverse aree, generando preoccupazione tra i residenti e richiedendo interventi immediati dalle autorità competenti. Nelle ultime ore, le fiamme hanno trovato un nuovo fronte nel quartiere di Pianura, precisamente nell’area di via Vicinale dei Monti, situata a meno di 400 metri dalle abitazioni. I residenti, uniti in un’azione di protezione civile spontanea, hanno segnalato la necessità di interventi urgenti per limitare il propagarsi del fuoco e proteggere le strutture abitative circostanti.
L’incendio sulla collina dei Camaldoli, che ha già devastato vasti territori, continua a rappresentare una minaccia diretta per l’ambiente e la sicurezza delle persone. Gli sforzi per spegnere le fiamme procedono con l’utilizzo di getti d’acqua, mentre le autorità locali monitorano attentamente la situazione per garantire la massima sicurezza possibile.
Parallelamente, ad Aversa, le conseguenze di un incendio avvenuto il 19 giugno scorso continuano a farsi sentire. Un deposito di materiale idraulico-sanitario è rimasto colpito, causando la distruzione di diverse autovetture e materiali vari quali vetroresina, PVC, ceramica e metallo, imballati su bancali di legno e protetti con cartone o pellicola in polietilene.
Arpa Campania ha avviato un rigoroso monitoraggio della qualità dell’aria in risposta agli incendi, con particolare attenzione al possibile rilascio di diossine e furani nell’atmosfera. Le stazioni di monitoraggio, tra cui quelle fisse a Teverola e ad Aversa – Scuola Cirillo, insieme al laboratorio mobile già operativo, stanno conducendo un’analisi approfondita delle concentrazioni degli inquinanti.
I primi dati raccolti non mostrano variazioni significative nelle concentrazioni monitorate, tuttavia, il campionamento prosegue al fine di identificare eventuali impatti a lungo termine sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Segnalato che le centraline fisse di Napoli, nonostante l’incendio sulla collina dei Camaldoli, hanno registrato valori nella norma per quanto riguarda le concentrazioni di particolato PM10. Tuttavia, è stato evidenziato che il 20 giugno, la rete di monitoraggio regionale ha superato il limite giornaliero di concentrazione di PM10, a causa di un eccezionale afflusso di polveri sahariane, fenomeno che ha ulteriormente complicato la situazione atmosferica nella regione.
Arpa Campania ha assicurato che i risultati completi del monitoraggio saranno resi pubblici non appena saranno disponibili, al fine di fornire informazioni trasparenti e aggiornate alla popolazione locale riguardo alla qualità dell’aria e agli eventuali rischi per la salute derivanti dagli incendi.





