Il possibile bonus GPL e metano rappresenterebbe un incentivo significativo per coloro che desiderano convertire la propria auto a benzina in bifuel a GPL o metano, ed ha un valore da 400 a 800 euro. Ecco alcuni dettagli importanti tratti dalla bozza del DPCM e altri aspetti da considerare:

Obiettivo del bonus: La misura mira a promuovere la conversione delle automobili con motori Euro4 e successivi, al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria.

Importo del contributo: Secondo la bozza del DPCM, il contributo bonus auto sarebbe di 400 euro per l’installazione di un impianto GPL e di 800 euro per l’installazione di un impianto a metano. Questo incentivo potrebbe essere estremamente utile per mitigare i costi della conversione.

Modelli interessati: Gli incentivi verrebbero applicati a tutti i modelli di automobili omologati Euro4 e successivi, che sono idonei alla conversione a GPL o metano.

Funzionamento del contributo: Il contributo sarebbe erogato direttamente dall’installatore dell’impianto. Successivamente, l’installatore sarebbe rimborsato dall’impresa che ha costruito l’impianto stesso. Questo meccanismo semplifica il processo per gli automobilisti interessati.

Approvazione e validazione: Il decreto contenente gli incentivi dovrebbe essere approvato a maggio e successivamente validato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Corte dei Conti. Solo dopo questa procedura potrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi entrare in vigore.

Valutazione cost/benefici: Prima di procedere con la conversione dell’automobile, è importante effettuare una valutazione cost/benefici per determinare se l’investimento è conveniente. I costi per la trasformazione possono variare a seconda della tipologia della vettura e del tipo di impianto scelto, oscillando tra gli ottocento e i duemila e duecento euro.

Il bonus GPL e metano potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per coloro che desiderano ridurre l’impatto ambientale delle proprie auto e ottenere un risparmio sui costi di carburante. Tuttavia, è importante attendere l’approvazione ufficiale del decreto e valutare attentamente i costi e i benefici prima di procedere con la conversione dell’automobile.