Il 2024 porta con sé aggiornamenti significativi per l’Assegno Unico Universale (AUU) destinato ai figli a carico, come comunicato ufficialmente dall’Istituto previdenziale INPS nel messaggio numero 572 del 8 febbraio 2024. Questi aggiornamenti riguardano principalmente gli importi e i limiti ISEE, adeguati alle variazioni dell’indice del costo della vita. Si specifica che il pagamento dell’AUU per il mese di gennaio 2024 è stato effettuato in base ai valori del 2023. Tuttavia, a partire da febbraio 2024, verranno applicati i nuovi importi, incluso un conguaglio per il mese precedente.

L’AUU è una misura di sostegno istituita dalla Legge 46/2021 e disciplinata dal Decreto Legislativo 230/2021. Ha l’obiettivo di sostenere le famiglie con figli a carico, promuovendo la natalità, la genitorialità e l’occupazione, in particolare quella femminile. Tuttavia, si evidenzia la criticità degli importi erogati, che possono risultare insufficienti rispetto agli obiettivi dichiarati.

L’assegno è denominato “universale” per sottolineare l’intenzione del legislatore di fornire un sostegno ampio alle famiglie italiane con figli a carico, sebbene modulato in base alla situazione economica del nucleo familiare. L’importo dell’assegno diminuisce all’aumentare del reddito familiare e aumenta in presenza di più figli o figli con disabilità.

Chi può beneficiare dell’AUU? La misura è rivolta a coloro che hanno la responsabilità genitoriale per figli minorenni e maggiorenni fino al compimento del ventunesimo anno di età. Anche i nuclei orfanili con orfani maggiorenni titolari di pensione ai superstiti e con disabilità grave possono beneficiare dell’assegno.

Si specifica che l’assegno può essere richiesto dai nonni solo in presenza di un provvedimento formale di affido o in situazioni di collocamento o accasamento etero familiare. I figli maggiorenni possono presentare domanda in sostituzione dei genitori.

La definizione di “figli a carico” include anche i neonati, con il beneficio retroattivo a partire dal settimo mese di gravidanza, e i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età. Tuttavia, per i maggiorenni, è necessario soddisfare ulteriori requisiti, come essere impegnati in percorsi di istruzione o formazione, svolgere un’attività lavorativa o essere disoccupati.

Per i figli con disabilità, non ci sono limiti di età, ma è necessario ottenere il riconoscimento tramite la Commissione medica per l’accertamento dell’handicap e della disabilità presso l’INPS.

L’assegno è erogato mensilmente da marzo di ogni anno a febbraio dell’anno successivo. L’importo varia in base all’età dei figli, alla presenza di disabilità, al reddito familiare e ad altri fattori specifici.