Loredana Belluno, la presunta narcos-tiktoker e figlia del defunto ras del rione Traiano, Vincenzo “Squaglietta,” è rilasciata ieri pomeriggio al termine dell’udienza di convalida. La giovane donna era posta agli arresti domiciliari dopo un recente blitz dei carabinieri nella sua abitazione di via Carlo Franza, che aveva portato al sequestro di diverse dosi di droga, tra cui cocaina, e orologi di dubbia provenienza. Il blitz era scaturito dalle recenti dichiarazioni del neo pentito Gaetano Vigilia Junior. Tuttavia, durante l’udienza di convalida, l’avvocato Antonio Rizzo, difensore di Belluno, è riuscito a dimostrare la totale estraneità della sua assistita alle accuse mosse dalla procura.
L’avvocato ha sottolineato che la giovane donna, grazie al suo intenso lavoro sui social, aveva già un proprio reddito e che non vi erano collegamenti con l’attività di spaccio gestita dal marito Luigi Sorrentino. Quest’ultimo, durante l’interrogatorio, aveva ammesso gli addebiti e spiegato che la moglie non era a conoscenza dei suoi “affari”.
Il giudice ha quindi deciso di scarcerare immediatamente Loredana Belluno. Tuttavia, un parziale colpo di scena ha interessato anche Luigi Sorrentino, assistito anch’esso dall’avvocato Antonio Rizzo. Il giudice ha escluso per lui l’aggravante della finalità mafiosa, poiché l’indagine non ha consentito di accertare collegamenti tra la sua attività di spaccio e le attività del clan Troncone di Fuorigrotta, al quale Sorrentino, secondo il pentito Vigilia, sarebbe vicino. Nonostante ciò, il presunto capopiazza rimane al momento in carcere. La vicenda continua a tenere alta l’attenzione sulla presunta connessione tra il mondo dei social media e le attività illecite.





