Con il nuovo anno i pensionati sono in attesa dei pagamenti delle prime mensilità del 2024. Il cedolino della pensione, strumento fondamentale per comprendere l’importo erogato dall’INPS, rivela le variazioni e le cause di possibili cambiamenti nel pagamento mensile.

Il 3 gennaio segna l’avvio dei pagamenti, tuttavia, date le festività, la distribuzione degli assegni avverrà secondo un calendario specifico:

Mercoledì 3 gennaio 2024: Cognomi da A a B
Giovedì 4 gennaio 2024: Cognomi da C a D
Venerdì 5 gennaio 2024: Cognomi da E a K
Lunedì 8 gennaio 2024: Cognomi da L a O
Martedì 9 gennaio 2024: Cognomi da P a R
Mercoledì 10 gennaio 2024: Cognomi da S a Z
È importante notare che il primo gennaio è festivo, quindi il pagamento sarà effettuato il primo giorno bancabile, ossia il 3 gennaio. Analogamente, il pagamento previsto per sabato 6 gennaio verrà posticipato a lunedì 8.

Il 2024 porta un aumento delle pensioni del 5,4% per adeguamento al costo della vita. Tuttavia, questa percentuale viene applicata completamente solo agli assegni che a dicembre 2023 non superano i 2.272 euro lordi mensili. Per pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo Inps, l’aumento è pieno, mentre per importi superiori, la percentuale di aumento diminuisce progressivamente.

L’INPS ha effettuato un ricalcolo delle ritenute fiscali relative al 2023 sull’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche erogate. Eventuali differenze saranno regolate nelle rate di gennaio e febbraio 2024, incluso un azzeramento dell’importo pensionistico nel caso in cui le imposte siano superiori al rateo mensile.

Per coloro il cui importo annuo della pensione non supera i 18.000 euro e hanno un conguaglio IRPEF superiore a 100 euro, la rateazione sarà estesa fino a novembre.

Le trattenute fiscali relative al 2023 per le prestazioni fiscalmente imponibili, inclusa l’IRPEF mensile e le addizionali regionali e comunali, saranno applicate a partire dal rateo di gennaio e percepite in undici rate nel corso dell’anno.

Si sottolinea che prestazioni come l’invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali e quelle non soggette a tassazione per motivi specifici non subiranno trattenute fiscali.

Il cedolino della pensione, disponibile online, sarà strumento essenziale per comprendere le variazioni e le trattenute applicate nel pagamento mensile, mentre la Certificazione Unica 2024 conterà le somme conguagliate per l’anno fiscale.