Nel corso del 2024, è confermato un bonus speciale che porterà un incremento in busta paga per alcune categorie di lavoratori, il cui importo dipende dal reddito. Questa integrazione dello stipendio, con un tetto massimo di 100 euro al mese, è destinata a lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati. In passato noto come “bonus Renzi,” il quale è introdotto durante la legislatura di Matteo Renzi, rappresenta un trattamento integrativo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, con un tetto massimo annuale di 1.200 euro.
È importante notare che il bonus Renzi è ribattezzato ma mantiene la sua funzione di supporto economico per coloro con redditi inferiori a 15.000 euro all’anno. Con la recente Legge di Bilancio approvata dal governo Meloni, ci sono alcune novità significative che incidono sul bonus di 100 euro.
Prima di tutto, la platea dei beneficiari include diverse categorie di lavoratori, tra cui percettori di borse di studio o assegni di ricerca, borsisti, tirocinanti, lavoratori in congedo di paternità e lavoratrici in maternità, personale LSU, preti, soci di cooperative, lavoratori cassaintegrati, coloro con contratti co.co.co. e disoccupati. Tuttavia, i lavoratori autonomi con Partita IVA, i percettori di redditi professionali, coloro che non detraggono le spese e i pensionati non rientrano tra i beneficiari.
Il bonus Renzi non richiede una specifica richiesta da parte dei beneficiari, poiché viene automaticamente riconosciuto e erogato in busta paga per coloro che ne hanno diritto. Pertanto, non è necessario inviare alcuna domanda per ottenere questo beneficio.
Inoltre, è importante sottolineare che è previsto un rimborso per coloro a cui spettava il bonus nei mesi precedenti ma non lo hanno percepito. Questa misura mira a garantire che tutti coloro che hanno diritto al bonus Renzi possano beneficiare pienamente di questa integrazione economica.





