Il bonus 100 euro, noto anche come trattamento integrativo o ex bonus Renzi, continua a rappresentare un pilastro nelle politiche di sostegno ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 28mila euro. La conferma della sua presenza nella Finanziaria per il 2024 lo consolida come uno strumento cruciale per fornire supporto economico a questa fascia di lavoratori. Le recenti modifiche hanno introdotto alcuni cambiamenti sostanziali, pur mantenendo la continuità del beneficio per coloro che ne hanno già usufruito in passato. Vediamo quindi chi può beneficiare di questo incentivo e le sue attuali modalità di erogazione.
I principali destinatari del bonus sono i lavoratori dipendenti che rientrano in specifiche fasce di reddito. Coloro che guadagnano fino a 15mila euro annui ricevono il bonus nella sua totalità, garantendo un aiuto di 1.200 euro all’anno. Tuttavia, è importante notare che l’imposta lorda deve essere superiore alle detrazioni spettanti, dalle quali vengono sottratti 75 euro. Questa modifica è stata necessaria a causa dell’aumento delle detrazioni per lavoro dipendente, che ha elevato la soglia della no tax area a 8.500 euro.
Il bonus 100 euro è stato esteso anche ai lavoratori con redditi compresi tra 15mila e 28mila euro, purché la differenza tra le detrazioni e l’imposta lorda non superi i 1.200 euro annuali. In sostanza, questo assicura che il beneficio non ecceda la differenza tra le detrazioni fiscali e l’imposta lorda dovuta.