A partire dal 1° gennaio 2021, è istituito un sostegno fondamentale per milioni di italiani con esigenze legate alla vista: il cosiddetto bonus occhiali. Questo incentivo, creato per soddisfare le necessità di chi necessita di occhiali da vista o lenti a contatto, sarà tuttavia in scadenza entro il 31 dicembre 2023. Il bonus, del valore di 50 euro, è reso disponibile per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto presso numerosi negozi convenzionati in tutta Italia. Inizialmente, fino a luglio di quest’anno, il voucher poteva essere ottenuto direttamente in negozio, sotto forma di rimborso sulla spesa. Tuttavia, da tale periodo in poi, è necessario seguire una procedura differente per ottenere lo sconto di 50 euro.
Si rende pertanto necessario generare e scaricare il voucher da 50 euro tramite la piattaforma BonusVista. Successivamente, il voucher dovrà essere presentato all’esercente al momento dell’acquisto, il quale applicherà lo sconto direttamente sulla merce.
Tuttavia, è importante tenere presente che il voucher dovrà essere utilizzato entro 30 giorni dalla sua emissione, a meno che non si esauriscano i fondi destinati all’iniziativa. Pertanto, l’ultimo giorno utile per sfruttare questo incentivo sarà il 31 dicembre 2023.
Per ottenere lo sconto di 50 euro, è necessario rispettare specifici requisiti:
ISEE familiare: Il reddito ISEE del nucleo familiare non deve superare la soglia di 10.000 euro. Sarà fondamentale dimostrare il reddito annuo e documentare le spese sostenute.
Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): Al momento della richiesta del bonus, sarà obbligatorio presentare online la DSU.
Una volta approvato, il bonus da 50 euro potrà essere utilizzato una sola volta per ogni membro del nucleo familiare.
Con l’avvicinarsi della scadenza, è consigliabile prestare attenzione ai tempi e ai requisiti richiesti per ottenere questo beneficio. Il 31 dicembre 2023 sarà l’ultimo giorno per sfruttare questa agevolazione, a meno di eventuali proroghe o nuove iniziative decise dalle autorità competenti.
Tuttavia, gli esperti affermano che il caso non corrisponde esattamente ai tipici sintomi del picacismo. Mentre questa patologia è associata a diversi disturbi psichiatrici come la schizofrenia, il disturbo ossessivo compulsivo o il disturbo dello spettro autistico, l’origine di questa straordinaria ingerenza di oggetti metallici rimane un enigma, poiché non sembra collegata direttamente a questa condizione.