A Poggiomarino Alessandro ha vissuto tre decenni di invisibilità amministrativa. Il suo dramma personale è portato alla luce ieri dal noto giornalista Giulio Golia, de Le Iene, aprendo un dibattito sulla burocrazia e i diritti dei cittadini italiani. Alessandro è nato e cresciuto in Italia, ma per tre decenni è rimasto senza un documento di identità, senza una presenza ufficiale agli occhi dello Stato. Questo fatto lo ha privato di una serie di diritti fondamentali, compreso il riconoscimento legale del proprio figlio. Giulio Golia de Le Iene ha fatto visita a Poggiomarino nei giorni scorsi, cercando di gettare luce su questa storia di disperazione. Il Fatto Vesuviano ha riportato ampiamente il suo lavoro, contribuendo a far emergere la storia di Alessandro e mettendo in luce le inefficienze del sistema burocratico italiano.
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La storia di Alessandro è emblematica di una serie di problemi burocratici che affliggono molte persone in Italia. Senza un documento di identità, Alessandro non poteva ottenere un lavoro legale, né accedere ai servizi sanitari, alle prestazioni sociali o alle libertà di base che la cittadinanza italiana dovrebbe garantire.
La sua lotta per ottenere il riconoscimento legale del proprio figlio è stata un viaggio pieno di ostacoli e sfide. Senza un documento di identità, non poteva firmare alcun atto ufficiale e non aveva una presenza legale che confermasse la sua paternità. Questo ha causato non solo problemi amministrativi, ma ha anche avuto un impatto emotivo profondo sulla sua vita e sulla vita del suo bambino.
Il giornalista ha anche tentato di mettersi in contatto con la madre biologica di Alessandro, nella speranza di scoprire ulteriori dettagli sulla sua storia. Questa ricerca è ancora in corso e potrebbe fornire ulteriori chiavi per risolvere la questione.