Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato una riduzione del canone Rai, portandolo da 90 a 70 euro. Questo taglio, spiegato durante una conferenza stampa in cui è presentata la manovra 2024, comporterà una diminuzione del canone in bolletta di 20 euro, ossia un quarto del canone attuale. Tale decisione è presa nonostante le richieste avanzate dalla dirigenza Rai, che chiedeva al governo di mantenere il canone in bolletta e, se possibile, di integrarlo con i 110 milioni di euro che vengono attualmente devoluti a un fondo per il pluralismo informativo.
Non sono forniti dettagli precisi riguardo ai tempi di attuazione di questa riduzione, ma l’annuncio ha già suscitato polemiche tra le associazioni di consumatori. Il Codacons ha dichiarato che il canone Rai è l’imposta più impopolare in Italia e dovrebbe essere abolito definitivamente, consentendo alla Rai di competere su un piano di parità con le emittenti televisive commerciali. Inoltre, il Codacons ha ricordato che l’inclusione del canone nelle bollette elettriche ha aumentato notevolmente i costi per gli utenti, causando bollette più salate a causa di una decisione presa in passato dal governo Renzi.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha accolto positivamente la notizia della riduzione del canone Rai ma ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che sia esteso ai nuovi dispositivi, come uno smartphone. Ha anche chiesto che il canone sia rimosso dalla bolletta della luce e sia abolito per chi ha redditi bassi. Dona ha sottolineato che la soglia di esenzione reddituale per il pagamento del canone, attualmente fissata a 8.000 euro all’anno, dovrebbe essere riconsiderata, poiché è troppo bassa, e dovrebbe essere estesa anche a chi non ha compiuto 75 anni.
È importante notare che ci sono diverse categorie di persone che possono richiedere l’esonero dal pagamento del canone Rai. Ciò include i cittadini intestatari di un’utenza elettrica residenziale che non possiedono una televisione, purché abbiano inviato la disdetta secondo le scadenze stabilite. Gli over 75 con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore a 8.000 euro sono esonerati dal pagamento del canone.