Gli autovelox sono dispositivi elettronici ampiamente utilizzati in Italia per il controllo della velocità sulle strade urbane ed extraurbane. Questi strumenti sono posizionati strategicamente per scoraggiare i conducenti dall’abusare della velocità e promuovere la sicurezza stradale. Spesso si sente parlare di una percentuale di tolleranza associata agli autovelox, ma la realtà è più complessa di quanto si possa pensare. In questo articolo, esploreremo i dettagli della tolleranza degli autovelox in Italia e come essa varia in base al limite di velocità e alle circostanze.
La Tolleranza dei 5 km/h:
Iniziamo con il mito comune dei 5 km/h di tolleranza. È ampiamente diffuso il concetto che gli autovelox in Italia applichino una tolleranza fissa di 5 km/h su qualsiasi tratto di strada. Tuttavia, questa percezione è errata. In realtà, il Codice della Strada italiano ha previsto una soglia percentuale di tolleranza che tiene conto di vari fattori, inclusi il tipo di strada, il limite di velocità e la velocità effettiva del veicolo.
Le Specifiche Variabili:
La percentuale di tolleranza varia in base al limite di velocità e al tipo di strada. Per le strade con un limite di velocità compreso tra i 50 e i 100 km/h, si applica una tolleranza fissa di 5 km/h. In pratica, ciò significa che se il limite di velocità è di 50 km/h, la multa scatterà solo se si supera la velocità di 55 km/h.
La Regola del 5%:
Le cose cambiano notevolmente quando si tratta di strade con limiti di velocità di 100 km/h o più. In questo caso, non si applica più una tolleranza di 5 km/h, ma piuttosto una percentuale del 5% sulla velocità totale. Ad esempio, se si sta percorrendo una strada con un limite di velocità di 130 km/h, la multa scatterà solo se si supera la velocità di 137 km/h.