Dopo un lungo e complicato processo giuridico, un capannone completamente abusivo è finito demolito a Casola di Napoli, un pittoresco centro situato nei Monti Lattari. Questo evento segna una vittoria significativa nella lotta contro l’abusivismo edilizio che da tempo affligge molte comunità italiane. Il capannone, una struttura in lamiera di ferro con una superficie di circa 95 metri quadrati, era completato e rifinito in ogni suo aspetto. Dotato di impianto elettrico ed illuminotecnico, si ergeva nella zona collinare di via Monticelli II traversa. Tuttavia, la sua costruzione era avvenuta senza le necessarie autorizzazioni in una zona agricola e a rischio idrogeologico.
L’ordine di demolizione per questa struttura era stato emesso dal tribunale di Torre Annunziata nel lontano 2008, ma solo ora, dopo quindici anni, è stata eseguita la demolizione. Ciò è stato possibile grazie a un accordo tra i proprietari del capannone e la Procura di Torre Annunziata, che ha consentito di procedere in regime di autodemolizione.
L’autodemolizione ha permesso ai proprietari di svolgere il compito senza che il Comune interessato o la Cassa Depositi e Prestiti debbano anticipare le spese. Questa soluzione ha dimostrato di essere vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, accelerando il processo di risoluzione del problema dell’abusivismo edilizio.