La chiesa di “San Renato Vescovo” a Moiano di Vico Equense è stata il luogo in cui centinaia di persone si sono riunite per dare l’ultimo saluto ad Anna Scala, una donna molto conosciuta e stimata nella comunità. L’atmosfera era densa di tristezza e supporto per i familiari di Anna, che sono distrutti dal dolore per la sua tragica scomparsa. Anna Scala, parrucchiera di professione, era nota per la sua gentilezza e il suo sorriso rassicurante. Le persone che la conoscevano la descrivono come una persona mite e affabile, che credeva nell’amore e che non meritava un destino così tragico. Il suo funerale è stato un momento commovente, segnato dalla partecipazione di molte persone provenienti non solo da Moiano, ma anche dai comuni vicini.
La cerimonia è resa ancora più significativa dalla presenza del sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello, e da altri sindaci dei comuni della penisola sorrentina. Questa tragedia ha colpito profondamente la comunità di Moiano, dove la famiglia di Anna è ben conosciuta.
L’interrogativo che ha occupato la mente di molti, sia nella chiesa che fuori, è se questa morte avrebbe potuto essere evitata. La risposta è stata unanime: sì, questa tragedia poteva essere evitata. Durante l’omelia, il parroco don Maurizio Esposito ha sottolineato la necessità di sentirsi tutti responsabili e di agire contro la violenza domestica, affermando che nessun atto violento o litigio dovrebbe essere considerato un fatto privato. Ha quindi esortato le autorità a prendere misure per prevenire futuri episodi simili.
Il dolore dei familiari è accompagnato da accuse rivolte alle autorità e all’inefficacia del sistema di protezione. Giovanni De Gennaro, legale della famiglia di Anna, ha dichiarato che i segnali di pericolo erano evidenti e che nulla è stato fatto per impedire alla tragedia di accadere. Secondo De Gennaro, una misura cautelare come un braccialetto e un maggiore intervento delle Procure avrebbero potuto prevenire questa tragedia.