Un folle evento ha scosso Pozzuoli, quando il conducente di un bus turistico privato ha compiuto un atto di violenza senza precedenti. In un incidente che ha combinato la distruzione materiale con la violenza simbolica, il conducente ha sfondato in retromarcia il cancello d’ingresso della sede comunale di via Tito Livio, nel Comune di Pozzuoli. Ciò è seguito da un incendio doloso deliberatamente appiccato al veicolo, che ha ulteriormente intensificato l’attacco. Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha reagito con sgomento all’evento, definendolo un “vile e violentissimo attacco contro le istituzioni e contro l’intera città”. L’azione, apparentemente ben pianificata, ha destato preoccupazioni per la sicurezza delle istituzioni locali e ha spinto le autorità ad avviare un’indagine approfondita per individuare i responsabili.
Secondo quanto riferito, il conducente del bus, identificato come il titolare dell’azienda di trasporti proprietaria del veicolo, è già ascoltato dagli inquirenti. Questi ha affermato di essere all’oscuro dell’intera vicenda e di aver subìto il furto del mezzo. Tuttavia, la versione dei fatti ha sollevato domande riguardo alla sua credibilità. Le indagini sono in corso per stabilire la veridicità delle affermazioni del conducente e per individuare i motivi sottostanti a questo atto di violenza.
Le forze dell’ordine, insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale di Pozzuoli, sono intervenute rapidamente sulla scena per contenere l’incendio e preservare le prove. È stato anche riferito che l’evento è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza, fornendo un quadro dettagliato della sequenza di eventi.
Il sindaco Manzoni ha espresso piena fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura e ha sottolineato la determinazione dell’amministrazione comunale nel perseguire la legalità e la trasparenza. Ha sottolineato che la città di Pozzuoli non cederà mai al ricatto della violenza e che sarà pronta a intraprendere tutte le azioni necessarie per preservare la sicurezza della comunità.