Il Governo italiano ha intrapreso un ambizioso obiettivo: affrontare la problematica dei Neet under 30, ovvero giovani che non lavorano né studiano. Per perseguire questa finalità, il cosiddetto “Decreto lavoro” ha introdotto un incentivo dedicato alle imprese. L’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha ora fornito tutte le informazioni necessarie sia alle imprese interessate che ai potenziali nuovi lavoratori.

L’incentivo previsto dal “Decreto lavoro” consiste nel coprire il 60% della retribuzione mensile lorda dei giovani assunti, rendendo quindi l’operazione conveniente per i datori di lavoro. Questo aiuto è rivolto a tutte le imprese private, comprese quelle agricole, mentre resta escluso il settore pubblico e il lavoro domestico.

Per poter beneficiare di tale agevolazione, i neo-lavoratori devono avere meno di trent’anni al momento dell’assunzione e non devono lavorare né frequentare corsi di studio o formazione. Devono anche essere registrati al “Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani”, corrispondente all’iniziativa europea “Garanzia Giovani”.

I giovani tra i 25 e i 29 anni devono soddisfare ulteriori requisiti per qualificarsi come Neet. Devono essere privi di un lavoro retribuito da almeno sei mesi, non essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria o di una qualifica professionale, o aver completato la formazione a tempo pieno non più di due anni fa senza aver ottenuto il primo impiego.

L’incentivo si applica alle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° giugno e il 31 dicembre dell’anno in corso, comprendendo i contratti di somministrazione e di apprendistato professionalizzante.

Le imprese che intendono usufruire dell’incentivo devono rispettare diverse condizioni, tra cui l’osservanza delle norme a tutela delle condizioni di lavoro e l’aumento netto dell’occupazione rispetto alla media dell’anno precedente. Tuttavia, non sono inclusi nel computo i posti vacanti a causa di dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento, riduzione dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa.

Le risorse complessive per l’incentivo ammontano a 85,7 milioni di euro, provenienti da fondi europei. La distribuzione territoriale, stabilita da un decreto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) sulla base di stime dell’Inps, favorisce principalmente le regioni settentrionali, con la Lombardia che avrà a disposizione 24 milioni di euro, il 28% dello stanziamento complessivo. Il Nord complessivamente riceverà 49,4 milioni di euro, mentre il Centro otterrà 22,7 milioni e il Sud e le Isole 13,6 milioni.

Questa ripartizione non sembra essere proporzionata alla distribuzione effettiva dei giovani Neet nel Paese, con la maggioranza di essi concentrati nel Sud e nelle Isole. Le risorse destinate alle regioni meridionali rappresentano solo un quarto di quelle disponibili, suscitando delle preoccupazioni riguardo all’effettiva efficacia dell’incentivo nel raggiungere gli obiettivi di riduzione dei Neet nel territorio italiano.