La commissione Affari sociali del Senato ha avviato l’esame del decreto lavoro, focalizzandosi sulle votazioni degli emendamenti proposti. Questo processo ha portato a importanti novità che riguardano diverse aree, tra cui lo smart working, il bonus figli e i fringe benefit. Per quanto riguarda i fringe benefit, fonti parlamentari confermano che la soglia esentasse rimarrà a 3.000 euro solo per i lavoratori dipendenti con figli. La norma prevista dal decreto lavoro non subirà modifiche, ma si sta valutando l’opzione di esentare anche la parte contributiva, con un impatto finanziario di circa 190 milioni di euro.

Durante i lavori in commissione, era avanzata l’ipotesi di modificare questa norma, ma sembra che l’orientamento attuale sia quello di intervenire con un provvedimento ad hoc. Si sta considerando di portare la soglia esentasse a 1.000 euro per tutti, aggiungendo un bonus di 660 euro per ogni figlio.

Un altro emendamento approvato in commissione riguarda i beneficiari dell’assegno di inclusione con figli di età inferiore ai 14 anni. Secondo questa disposizione, il beneficiario è tenuto ad accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato solo se il luogo di lavoro è entro 80 chilometri o raggiungibile entro 2 ore con i mezzi pubblici. Tale obbligo vale anche nel caso in cui i genitori siano legalmente separati.

Per quanto riguarda i beneficiari “attivabili” al lavoro, è stabilito che debbano accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato senza limiti di distanza. Tuttavia, per i nuclei familiari con figli di età inferiore ai 14 anni, l’offerta di lavoro è da accettare solo se il luogo di lavoro non supera gli 80 chilometri da casa o è raggiungibile entro 120 minuti con i mezzi pubblici.

Le novità introdotte dal decreto lavoro, in fase di esame al Senato, mirano a favorire il lavoro e a incentivare la conciliazione tra vita professionale e familiare. Sarà interessante osservare come queste disposizioni influenzeranno il mercato del lavoro e la condizione dei lavoratori in Italia.