Il governo guidato da Giorgia Meloni ha implementato diverse misure per alleviare il peso della difficile congiuntura economica sulle tasche degli italiani. Oltre al taglio al cuneo fiscale e lo stop al Reddito di cittadinanza, sono stati introdotti numerosi bonus, che coprono una vasta gamma di settori e importi. Tra le agevolazioni più richieste dagli italiani, spiccano quelle relative all’ambito abitativo.

Un esempio è il Bonus ristrutturazione, che rimarrà attivo fino al 2024 e consente una detrazione delle spese fino al 50%, con un tetto massimo di 96.000 euro. Questa detrazione viene distribuita sulla dichiarazione dei redditi e si estende per un periodo di 10 anni. In alternativa, è possibile ottenere una detrazione fino al 75%, ma rispettando un limite di spesa compreso tra 30.000 e 50.000 euro (a seconda del tipo di immobile), con il rimborso fiscale (sull’IRPEF pagata) distribuito in soli 5 anni. A sostegno dei proprietari di case, che rappresentano il 70,8% degli italiani, sono disponibili anche bonus per caldaie, terrazzi, zanzariere e tende solari e lampadari.

Il bonus caldaia consente l’acquisto di nuove caldaie ad alta efficienza energetica, beneficiando di detrazioni fiscali attraverso diverse modalità: tramite il Bonus ristrutturazione, Ecobonus (rimborso dal 50% al 65%), Conto termico (rimborso fino al 65%) o Superbonus (fino al 90%). Inoltre, un emendamento al Decreto Legge 11/2023 ha riattivato lo sconto in fattura e la cessione del credito per interventi di sostituzione di finestre, infissi, caldaie e altri lavori di edilizia libera, che non richiedono autorizzazioni specifiche (a condizione che i lavori siano avviati entro il 16 febbraio 2023).

Per quanto riguarda i terrazzi, il bonus è collegato al Bonus ristrutturazione e consente una detrazione fino al 50% per lavori su balconi e logge (rispettando sempre il tetto di 96.000 euro, con una detrazione massima di 48.000 euro in 10 anni). Inoltre, attraverso l’Ecobonus, è possibile ottenere il rimborso del 50% per la spesa sostenuta entro la fine del 2023 per l’installazione o il rinnovo di zanzariere, con una spesa massima di 60.000 euro. Naturalmente, le zanzariere devono essere conformi alle norme CE e avere un coefficiente di trasmissione solare non superiore a 0,35. Infine, il bonus lampadari consente l’acquisto di apparecchi di illuminazione (e anche altri mobili, come cassettiere, armadi, divani e poltrone) ed elettrodomestici che hanno una classe energetica non inferiore a A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie e F per frigoriferi e congelatori.

Sono escluse dal bonus le porte, le pavimentazioni (come il parquet), le tende e altri complementi d’arredo. In questo caso, la spesa massima è fissata a 8.000 euro nel 2023 e 5.000 euro nel 2024, e si può accedere al bonus solo effettuando un intervento di recupero del patrimonio edilizio, certificato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Anche in questo caso, i pagamenti devono essere tracciabili (tramite bonifico o carta di credito/debito) e le spese devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Il governo ha anche mantenuto disponibili il Bonus Verde e il bonus per l’affitto. Nel primo caso, si tratta di agevolazioni legate a giardini, spazi verdi di proprietà immobiliari e, più in generale, recinzioni, impianti di irrigazione, pozzi, coperture verdi e giardini pensili. La detrazione fiscale consentita per il “verde” è del 36% su una spesa massima di 5.000 euro, a condizione che l’intervento sia finalizzato all’efficientamento energetico. Per quanto riguarda gli affitti, è stabilito nella recente Manovra che è possibile ottenere una detrazione fiscale del canone di locazione per contratti di abitazioni principali. Tuttavia, questa agevolazione è riservata ai giovani tra i 20 e i 31 anni, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.

Il rimborso massimo in questo caso è di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale, oppure corrisponde al 20% del canone di affitto annuo per un massimo di 2.000 euro. Rimane inoltre disponibile il bonus prima casa under 36, che esenta i beneficiari dal pagamento di alcune imposte al momento dell’atto di compravendita, come l’imposta di registro, l’esenzione dalle imposte di bollo e dai tributi catastali speciali, e prevede il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a IVA. Questo bonus è destinato a coloro che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno di rogito e possiedono un ISEE inferiore a 40.000 euro.