Il governo e la maggioranza sono attualmente al lavoro per riesaminare una norma del decreto lavoro che riguarda l’aumento della soglia di non tassazione dei benefici aziendali. L’obiettivo è quello di estendere i vantaggi a tutti i lavoratori dipendenti, e non solo a coloro che hanno figli a carico. Tuttavia, l’aspetto critico riguarda le coperture finanziarie, che sono attualmente al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Inoltre, si sta anche discutendo della possibile proroga dello smart working, la quale scade a fine giugno.
Per ora, l’attenzione si concentra sugli emendamenti al decreto lavoro, che sono attualmente oggetto di voto da parte della commissione Affari sociali. È significativo notare che gli emendamenti relativi a questi due temi sono temporaneamente accantonati, in attesa di valutazioni sulle coperture finanziarie. In particolare, per quanto riguarda i fringe benefit, si sta valutando la possibilità di rimodulare l’intervento previsto dal governo nel decreto lavoro. Attualmente, il tetto di non tassazione è di 258 euro, ma solo per i dipendenti con figli.
L’obiettivo è rendere questa misura più efficace e si sta pensando di alzare il tetto in misura leggermente inferiore, ma di ampliare la platea dei beneficiari. L’ipotesi allo studio prevede di portare il tetto a 1.000 euro per tutti i dipendenti, aggiungendo 660 euro per ogni figlio a carico, fino a un massimo di tre figli. In questo modo, il tetto salirebbe a 1.660 euro per chi ha un figlio e fino a 2.980 euro per chi ne ha tre, avvicinandosi quindi all’originaria soglia dei 3.000 euro.
Queste proposte mirano a rendere più equo il sistema dei fringe benefit, consentendo a un numero maggiore di lavoratori di beneficiare di questi vantaggi fiscali. Tuttavia, è fondamentale trovare le coperture finanziarie adeguate per garantire la sostenibilità di queste misure. Allo stesso tempo, si sta valutando la possibilità di prorogare lo smart working, un argomento che rimane al centro dell’attenzione e che richiede un’analisi attenta e approfondita.
Le decisioni definitive su questi temi verranno prese dopo un’attenta valutazione delle coperture finanziarie e delle implicazioni a livello di politiche del lavoro. Nel frattempo, si continua a lavorare per migliorare la situazione dei lavoratori dipendenti, cercando di garantire un sistema più equo e inclusivo per tutti.