La festa per la vittoria del Napoli campione d’Italia funestata da un grave episodio di violenza. Un ragazzo di soli 26 anni è rimasto ucciso e altre quattro persone sono ferite a causa di colpi d’arma da fuoco nella zona di piazza Garibaldi. Altri tre tifosi sono invece finiti in ospedale per via dell’esplosione di petardi. Il giovane tifoso, ricoverato inizialmente al Cardarelli, è purtroppo deceduto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate. La polizia sta attualmente indagando per far luce sulla dinamica dell’accaduto e individuare eventuali responsabili. Non è ancora chiaro se l’episodio sia causato da scontri tra gruppi rivali o da qualche altro tipo di situazione. Insomma, c’è da chiarire tutto, a partire dalla matrice.

Ma la violenza non si è fermata solo a Napoli. Anche a Udine, durante la festa. si sono registrati episodi di tensione. Sebbene non si tratti di feriti gravi, otto persone hanno riportato traumi da caduta a causa della calca di tifosi presenti allo stadio Dacia Arena e soprattutto per l’attacco degli Ultras di Udine contro i napoletani che stavano festeggiando. Il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, ha fatto sapere che non si tratta di feriti causati da scontri o colluttazioni, ma di persone che sono cadute durante la folla. Nonostante ciò, l’episodio dimostra ancora una volta come il calcio possa essere un’occasione per scatenare la violenza, mettendo a rischio l’incolumità delle persone.